Inserito nel programma di Palermo Capitale Italiana della Cultura è stato presentato, in anteprima mondiale, il progetto di ricostruzione del suq, della moschea degli Omayyadi e del minareto della città di Aleppo.
A presentarlo alla stampa Radwan Khawatmi, membro del board of Director dell’Aga Khan Islamic Museum di Toronto, in Canada, promotore dell’iniziativa che nei giorni scorsi ha già “prestato” alla città, a tempo indeterminato, un grande e antico Corano in foglia d’oro, parte della sua collezione.
Immagini incredibili di una metropoli bellissima e poi devasta dai bombardamenti del 2013: Aleppo, e la Siria intera, ritornerà a splendere grazie ad un progetto che costerà 470 miliardi di dollari e presto sarà lanciato un “fondo” internazionale a cui già hanno promesso di aderire molti imprenditori e mecenati italiani.
La Palermo di oggi dunque, una volta antica capitale voluta dal mondo arabo, dialoga in una lingua comune sui temi della bellezza e del mantenimento del patrimonio culturale mondiale, perché come ha detto il sindaco Orlando “esiste una sola razza, la razza umana“.
Nei prossimi giorni il progetto “cartaceo” e la ricostruzione che conta ben 400 tavole verrà presentato anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“E’ solo credendo nelle imprese impossibili che queste si possono realizzare” ha dichiarato Khawatmi, intervenendo dalla “sua Palermo“. E secondo le previsioni il progetto verrà completato entro il 2020.
Nei video in alto, alcune immagini di Aleppo devastata.