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La corda della Vara donata a Salvini, la Meloni “col melone” e la foto con vista Stretto: “Uniti si vince”

martedì 30 Agosto 2022

Lei ha scelto il mercato Vascone, lui il Marina di Nettuno. Lei ha fatto selfie tra bancarelle di frutta e banconi per la vendita del pesce, parlando di bollette e crisi con ambulanti e acquirenti, lui ha incontrato la gente sul fronte mare parlando di Ponte, migranti (e di bollette). Lei è per il blocco navale, lui per l’applicazione dei decreti sicurezza.  Entrambi a mezzogiorno, ma ai lati opposti della città. Giorgia Meloni e Matteo Salvini a Messina in tour elettorale, che in Sicilia vale doppio perché ci sono le Regionali, si sono incontrati solo all’ora di pranzo, giusto il tempo di un caffè e la foto da “cartolina” con lo spettacolo dello Stretto sullo sfondo: “Uniti si vince. Alle domande dei cronisti sul perché avessero scelto lo stesso orario ma due location opposte hanno risposto sgomberando il campo da qualsiasi equivoco.

Ad attendere la leader di Fratelli d’Italia, sin dalle 11.30 al mercato Vascone c’erano i dirigenti e i rappresentanti del partito, ma anche fan e messinesi alle prese con la crisi e i timori per il futuro. “Lei è giornalista, per favore glielo chiede alla Meloni come si fa a vivere con 200 euro mensili di invalidità civile? Io non ce la faccio più”.

Al mercato poi gli avventori, per di più in tarda mattinata, sono quelli che faticano ad arrivare a fine mese e che i morsi della crisi, prima quella covid e poi quella causata dalla guerra, li avvertono con maggiore intensità. Giorgia Meloni non si risparmia né con i giornalisti né con la gente. “Gli avversari mi attaccano ogni giorno, invece di parlare di temi e programmi parlano di me”. Sul Ponte ironizza: “ nella storia c’è chi duemila anni fa ha fatto ponti in 10 giorni e non si capisce perché oggi ci mettano 10 mila anni…..”

Tra i presenti c’è anche il presidente della Regione Nello Musumeci e lei un sassolino dalla scarpa se lo toglie a proposito delle Regionali “se il centrodestra corre unito è solo perché abbiamo fatto un passo indietro, ma per me Musumeci doveva essere ricandidato”. A chi gli chiede se Musumeci sarà ministro per il Sud replica che non guarda alle poltrone prima di vincere le elezioni, “sono abituata a combatterle prima di vincerle”.

Su Cateno De Luca candidato presidente della Regione spiega Giorgia Meloni:Non sono preoccupata, è tempo di serietà e competenza. Non mi affascinano i suoi metodi, mettiamola così. Poi, chiaramente, ognuno fa il suo lavoro, e io rispetto tutti i miei avversari, figuriamoci. Ma non lo considero particolarmente in partita»

Tra bancarelle ricolme di verdura, pesce, salumi e frutta estiva non poteva mancare la foto e l’hashtag #Meloniconmelone, mentre la leader di Fratelli d’Italia si ferma per selfie e incontri con pensionati e massaie.

 

Dalla parte opposta della città, al Marina di Nettuno c’è Matteo Salvini che incontra i suoi e i candidati affrontando i temi a lui cari. Se Meloni è per il blocco navale, lui ribadisce che i decreti sicurezza ci sono basta applicarli ed a costo zero.  “Lo farà il prossimo ministro degli Interni- spiega Salvini– A proposito, quello attuale dov’è? Chiamiamo Chi l’ha visto”. Prima dell’evento si ferma a parlare con pontisti: “Bisogna partire con i lavori. Il ponte non è solo unire la Sicilia e la Calabria, ma è lavoro, tutela dell’ambiente, sviluppo, pulizia del mare. E’ unire l’Italia all’Europa, costa più non farlo che farlo. Ai siciliani non avere il ponte costa 5 miliardi all’anno. Non basta solo il ponte, serve l’alta velocità ferroviaria. Ma senza il ponte lo sviluppo non sarà mai garantito“.

Immancabili le bacchettate alla Fornero: “Ci dicono che i giovani a 40 anni non fanno più figli. E certo, se a 40 anni non hai un lavoro né certezze come fai a mettere su famiglia?”. Poi il caro bollette, per il quale la proposta prende spunto dal “governo francese che ha approvato un piano da 20 miliardi per bloccare le bollette. Il nostro governo può fare lo stesso e chiedo a tutti i partiti di non litigare e fare una scelta comune. Si può copiare la Francia e dare fondi alle aziende che producono energia in modo tale da non aumentare le bollette degli italiani. Se c’è l’ok di tutti la Lega firma un decreto da non meno di 30 miliardi”. Infine il no al numero chiuso a Medicina, come avviene in Francia “la selezione si fa negli anni successivi, va avanti chi studia” .

Su Cateno De Luca (alle amministrative di Messina la lista Prima l’Italia era a sostegno di Basile) glissa e non affonda  ma, così come Giorgia Meloni, si dice certo che il centrodestra vincerà le regionali con la stessa compattezza delle Politiche. A fine evento è il parlamentare Nino Germanà a fare una sorpresa: il dono a Salvini di un pezzo della corda della Vara, quella benedetta il 15 agosto: “Messina è nel cuore di Salvini e vogliamo regalargli il più grande simbolo della città, un pezzo della corda della Vara, per suggellare un legame che va oltre la formalità e le campagne elettorali ma unisce le persone e resta nel tempo“.

Ma dopo il mezzogiorno divisi Giorgia Meloni e Matteo Salvini i due leader s’incontrano alle 14 per uno spuntino e un caffè al volo e per una foto con vista Stretto, per sottolineare che il clima tra i due è sereno e che non c’è burrasca. Almeno fino al 25 settembre.

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