“Arriva l’Agenzia territoriale per la famiglia e la genitorialità, perché ogni famiglia abbia servizi, assistenza, accompagnamento”.
“15 sportelli in tutta la provincia di cui 9 in città, con psicologi, assistenti sociali, educatori, pedagogisti, avvocati. Un servizio che si integra con l’Agenzia sociale per la casa per prendersi cura dei bisogni di tutti”, così esordisce in un post sulla pagina Facebook Leoluca Orlando, sindaco della Città Metropolitana di Palermo.
Un modo senza dubbio originale, quello scelto dal social media Manager di Leoluca Orlando per pubblicizzare con un post su Facebook l’agenzia territoriale per la famiglia e la genitorialità.
Sul profilo Facebook del primo cittadino di Palermo ha fatto infatti capolino la foto della Famiglia Addams, il popolare telefilm, poi diventato film negli anni 90, che ha tenuto tante generazioni incollati allo schermo. Una idea davvero particolare, che però alcuni non hanno apprezzato, esprimendo dubbi e perplessità sulla scelta.
LA SPIEGAZIONE DI ORLANDO
Oggi ho pubblicato un post per comunicare che il Comune si appresta ad attivare un servizio, con un investimento di 3 milioni di euro, che si chiama “Agenzia per la famiglia”. L’immagine che lo accompagna è quello della celebre famiglia Addams. Una famiglia “non normale” agli occhi di tanti. Era un modo, voluto, per sottolineare che appunto il nostro intento è quello di rivolgersi a tutte le famiglie, tutte portatrici di difetti, vizi e virtù.
Come spesso accade, soprattutto in queste pagine cosiddette sociali, in tanti si sono soffermati sull’immagine piuttosto che sul contenuto del post, commentando appunto l’immagine stessa più che la notizia dell’Agenzia.
Chi avesse avuto voglia di approfondire, avrebbe scoperto che il servizio si rivolte a “famiglie con figli minori, famiglie monoparentali, famiglie ricomposte, giovani coppie, famiglie di recente immigrazione e tutti quei nuclei che si trovano ad affrontare difficoltà temporanee o che desiderano approfondire determinati aspetti legati alla famiglia stessa.”
Insomma appunto un’idea rivolta a tutte le famiglie e a tutti i genitori.
Spero che ora, con questa più rassicurante raccolta di immagini di famiglie presunte normali, ci si concentri più sul contenuto.