Il termine “influencer“, nell’accezione della quale stiamo scrivendo, è abbastanza recente, e comunque del ventunesimo secolo, quello dei nostri giorni.
Una definizione schietta e sintetica, che cercheremo di arricchire nelle righe successive, potrebbe essere questa: “Un influencer è una persona con un più o meno ampio seguito di pubblico, che si distingue per la capacità di influenzare le opinioni, i comportamenti o gli atteggiamenti di un dato gruppo di consumatori. La sua credibilità può derivare sia dal fatto di essere considerato un esperto in un particolare settore, che dall’esser percepito come neutrale rispetto ai portatori di interesse che operano in quel dato settore.” (cit.).
Gli analisti di mercato e i pubblicitari più evoluti ed al passo coi tempi della tecnologia e delle comunicazioni virtuali, hanno coniato il termine “Influencer Marketing”. È una forma di marketing che pone la sua attenzione sulle personalità socialmente più influenti, molto meno sul mercato di riferimento letto nella vecchia accezione pubblicitaria e di marketing territoriale con le sue declinazioni e peculiarità culturali, sociali e commerciali.
È una forma di marketing che studia le socialità, i soggetti e le personalità più influenti al grande pubblico dei consumatori, li individua quali reali o potenziali “Influencer“, attiva delle specifiche e scientifiche azioni di influenza commerciale finalizzate ad orientare le scelte ed i gusti attraverso “la parola” dell’Influencer che posterà nei suoi Blog, nelle sue pagine Facebook, nelle sue pagine virtual social ai quali immediatamente accederanno le migliaia o le centinaia di migliaia di suoi follower.
Ma detto questo, cosa si intende con “Influencer“? Chi sono veramente queste persone? Cosa fanno in realtà?
Potremo scrivere che un Influencer è un utente internautico, virtuale, social, che dispone di migliaia, talvolta di centinaia di migliaia, di follower, di contatti virtuali, di seguaci se vogliamo, che guardano costantemente quello che pubblica il loro Influencer di riferimento, che leggono quello che scrive, che seguono i suoi consigli commerciali che vengono loro suggeriti nei Blog, nelle pagine Facebook, in quelle Instagram, in LinkedIn, in brevi video YouTube, etc…
Un Influencer può definirsi tale solo se, quando pubblica un post, una foto, un articolo nel suo Blog (per semplificare scriveremo solo “Blog”, ma come abbiamo scritto i mezzi sono diversi!), in pochi minuti riceve migliaia di visualizzazioni e migliaia di like da tutti i suoi virtual follower.
La professionalità di partenza, la cultura di base dell’Influencer, sono le più disparate.
Non esiste un percorso di studi, un training formativo, una estrazione culturale che fa diventare o abilita a divenire ottimi Influencer.
Una attenta lettura degli Influencer più noti del web planetario, segnala che sono persone di diversa estrazione culturale e professionale, alcuni molto noti al grande pubblico non-internautico, altri sconosciuti a coloro che non frequentano il web.
Sono sportivi, modelle, attori e attrici, scrittori e scrittrici, musicisti, cantanti, artisti delle varie discipline artistiche, critici e saggisti, disigner, stylist, imprenditori, qualche volta anche giornalisti che si distinguono, in questa fattispecie, per l’importante bagaglio esperienziale, accademico e culturale rispetto agli argomenti dei quali si occupano quali Influencer.
Un elemento che certamente li accomuna tutti è quello dell’altissima competenza e conoscenza dei temi dei quali si occupano. La conoscenza dettagliata e quasi maniacale di tutte le sfaccettature dei temi dei quali trattano: dei veri grandissimi esperti insomma!
Individuare e rendere partecipi delle proprie attività un influencer di successo – ed il successo in questo caso è dato esclusivamente dal numero di follower e di like che vengono certificati dalla rete – significa ricevere una pubblicità poderosa che nessun altro mezzo di comunicazione oggi riesce a garantire.
Basti pensare, per esempio, a tutti i giornali della carta stampata che non garantiscono più alcuna “influenza” commerciale, se non ad una ristrettissima fascia di popolazione over ’60.
L’influencer di successo, non si limita a scrivere e postare le sue foto e i suoi scritti. Intrattiene con i suoi follower un vero e proprio confronto virtuale fatto di consigli, di scambi di opinioni, di recensioni sul prodotto acquistato e provato, di tutti quelli che sono e sono stati i vantaggi e gli svantaggi dell’esperienza commerciale, professionale, amatoriale del prodotto acquistato o da acquistare (per prodotto si intende sia quello materiale che quello immateriale).
Questo interessante elemento di confronto diretto, in realtà, è la componente che fa la differenza con la pubblicità tradizionale unidirezionale: “ti dico io cosa acquistare perché quello che promuovo è il meglio per te che esiste sul mercato!”
Nell’incontro virtuale tra l’influencer e il suo follower, il rapporto evolve in: “decidiamo insieme cosa devi acquistare in base ai tuoi peculiari bisogni perché quello di cui discuteremo alla fine sarà il meglio che potrai trovare sul mercato!”
È lapalissiano che il follower che avrà avuto un confronto di questo livello sul prodotto da acquistare, lo farà immediatamente dopo avere avuto lo scambio di opinioni col suo influencer di riferimento, e acquisterà quel particolare articolo senza più alcuna esitazione, senza più alcun dubbio.
Il meta-messaggio che in questi casi arriva al consumatore, al follower, per dirla con Paul Watzlawick, è dirompente il primo, quasi ininfluente il secondo, per non dire sospetto di inganno!
Il successivo passaggio evolutivo è quello relativo alla soddisfazione commerciale.
Ovvero, una volta che si è acquistato quel particolare prodotto, quello specifico articolo, e il follower lo avrà trovato adeguato ai suoi bisogni, gli avrà dato soddisfazione personale e commerciale, allora, in quel caso, in autonomia e quasi come degli automi-virtuali, il “follower-soddisfatto” comunicherà a tutti suoi amici virtuali che l’Influencer X lo ha aiutato a fare la migliore scelta che ha soddisfatto i suoi bisogni, che è contentissimo di quello che ha “acquistato”, che se i suoi virtual friends volessero acquistare uno dei prodotti di competenza del suo Influencer X, non potranno che rivolgersi a lui/lei se vorranno rimanere soddisfatti e non vorranno correre rischi di fare la scelta sbagliata!
Step to Step, l’Influencer X, che non avrà sbagliato un colpo, si ritroverà sommerso di follower che vorranno i suoi consigli nei vari settori di cui sarà in grado di occuparsi virtualmente. Una sorta di vecchio “Passaparola” che oggi si è trasformato in un “ClickToClick“.
Breve bibliografia virtuale:
https://www.tapinfluence.com/blog-what-is-influencer-marketing/
https://business.experticity.com/the-importance-of-authentic-influencers-in-2016/
https://en.wikipedia.org/wiki/Influencer_marketing
https://www.glossariomarketing.it/significato/influencer/
https://en.wikipedia.org/wiki/Paul_Watzlawick
https://en.wikipedia.org/wiki/Two-step_flow_of_communication
https://www.adweek.com/digital/10-reasons-why-influencer-marketing-is-the-next-big-thing/
https://www.forbes.com/sites/johnhall/2016/04/17/the-influencer-marketing-gold-rush-is-coming-are-you-prepared/#473db99f34fb
https://www.iab.com/wp-content/uploads/2015/12/Crowdtap_TheStateofInfluencerMarketing.pdf
https://martechtoday.com/introducing-influencer-marketing-technology-landscape-183951
https://www.audisocial.it/classifica/