Dopo 18 anni torna la Fondazione Federico II tra i protagonisti della Borsa Internazionale del Turismo di Milano, frutto dell’impegno costante portato avanti dal presidente della Fondazione e dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno.
Galvagno ha ripercorso, durante l’evento, i risultati ottenuti, dando spazio anche ai progetti attualmente in cantiere. “Abbiamo ripercorso le numerose iniziative realizzate nel 2024 e tuttora in corso – spiega il presidente -, le collaborazioni con importanti organizzazioni culturali e, soprattutto, abbiamo ribadito la nostra missione: ampliare le azioni della Fondazione Federico II su tutto il territorio regionale, per arricchire ulteriormente l’offerta culturale destinata ai visitatori in Sicilia e, naturalmente, ai siciliani stessi”.
Altro punto focale e fondamentale della visione progettuale della Fondazione, è la destagionalizzazione.
“Abbiamo deciso di fare la mostra più importante dell’anno, quella di Picasso, in un periodo che va da dicembre a maggio. – continua il presidente Galvagno -. Ciò è sintomo del fatto che riteniamo che sarebbe stato un peccato farlo nel periodo estivo, se vogliamo portare i turisti anche in periodi meno caotici dell’anno in Sicilia”.
Al panel organizzato nello stand Sicilia della Bit 2025, oltre a Galvagno, hanno partecipato ospiti illustri. Anche il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che ha lodato l’operato della Fondazione Federico II su impulso di Gaetano Galvagno: nel 2024, infatti, si sono registrati più di 900.000 ingressi nel complesso monumentale del Palazzo Reale e della Cappella Palatina.
Palazzo dei Normanni, quindi, sta conquistando un ruolo sempre più marcato nel panorama turistico e culturale siciliano, e la Fondazione Federico II ha intenzione di far conoscere il sito UNESCO anche e soprattutto grazie a collaborazioni con altri enti e istituti culturali.
“La visione è quella della collaborazione con altre fondazioni, altri istituti, altri musei non soltanto regionali, non soltanto italiani. Ne prova una grandissima collaborazione con la Pinacoteca di Brera. Vorrei ricordare che abbiamo avuto la possibilità di ospitare a Palazzo Reale le opere di Magni, Pandiani, Spertini, Canova. Vogliamo creare delle sinergie che abbiano una veste assolutamente internazionale“ conclude Galvagno.