SCORRI LE FOTO IN ALTO
Dovrebbe essere un itinerario religioso per pellegrini, lungo l’asse Agrigento-Palermo. Una sorta di “Cammino di Santiago” siculo, lungo ben 160 km. Stiamo parlando della cosiddetta “Magna via Francigena“, un percorso solcato da pellegrini e viaggiatori in età bizantina, islamica e alto medievale.
Oggi l’itinerario è oggetto di abbandono di rifiuti di ogni tipo. La denuncia arriva da Francesco Picarella, presidente di Confcommercio Agrigento e presidente Regionale Confcommercio Sicilia.
Serve «un intervento urgente di bonifica della Via Giardinello poiché, come è noto, la stessa è interessata dal percorso della Magna Via Francigena. Purtroppo l’inciviltà di alcuni individui ha reso la via su indicata una discarica a cielo aperto, che mortifica il territorio e poi non consente di utilizzare il naturale cammino dei pellegrini. Come sappiamo il percorso della Magna Via Francigena aggiunge un altro tema importante al concetto di turismo con un viaggio storico-culturale alla scoperta della bellezza del paesaggio riscoprendo gli itinerari religiosi. La crescita esponenziale dei pellegrini che si cimentano in questa riscoperta di luoghi e paesaggi campestri, nello stesso tempo aumenta il flusso del turismo nella nostra provincia, che pone Agrigento come ultima tappa. Infatti, come è bene spiegato dall’Associazione che promuove la Magna Via Francigena dice: “L’ultimo tratto di campagna raggiunge la rocca imponente di Agrigento, la sua Rupe Atenea e si affaccia sul mar Mediterraneo e sulla Valle dei Templi”. Per quanto sopra detto, auspicando maggiori controlli anche su questo luogo, si chiede la bonifica della Via Giardinello e restituire ai pellegrini e ad Agrigento un sito pienamente degno di accoglienza di centinaia o addirittura migliaia di pellegrini».