L’anno 2020, lo sappiamo tutti, non è stato un anno facile, ma la musica, con tutte le difficoltà, non si è fermata.
Durante il Lockdown, sono stati tanti gli artisti che ci hanno tenuto compagnia e sostenuto con i loro brani e le loro dirette sui social. Tanti sono i singoli e gli album che sono inaspettatamente usciti, molti scritti durante la pandemia, ricchi di tanti punti di riflessione sul passato, presente e futuro ancora incerto.
Quindi ecco una piccola classifica delle 10 nostre canzoni preferite che, spaziando da un genere all’altro, ci hanno regalato momenti di leggerezza, di riflessione e che ci hanno spronato ad andare avanti durante i momenti più difficili della pandemia Covid ancora in corso.
Al decimo posto
Harry Styles – “Golden“
“Golden” nel giro di un riff si è conquistato il disco d’oro con 170 milioni di stream. L’album da cui è tratto, “Fine Line”, è stato inserito da Rolling Stone nella lista dei 500 migliori album.
“Golden – spiega l’artista – è sempre stata fonte di felicità per me… mi piace pensare che questa canzone magari tirerà su il morale a qualcuno. Con me l’ha fatto!”
Al nono posto
Dua Lipa – “Don’t Start Now”
Dua Lipa rimane fedele alle sue radici pop e dance, ma con un tocco funk. Il brano trasmette fiducia, forza e sfacciataggine che sono ulteriormente eguagliate dal divertimento ottimista del sound.
“Tutto sta nell’andare avanti e non permettere mai a nessuno di mettersi di mezzo”.
All’ottavo posto
Ozzy Osbourne – “Under the Graveyard“
In questo brano c’è il meglio di Ozzy Osbourne, come solista, e il meglio dei Black Sabbat. In “Under the Graveyard”, Ozzy riflette sulla sua vita e sulle cicatrici lasciate dietro di sé.
“Ad essere onesti – dichiara il cantante -, ci sono i momenti più bui della mia vita. Per fortuna Sharon era lì a salvarmi e a credere in me”.
Al settimo posto
Fiona Apple – “Ladies”
Questo brano è definito da Rolling Stones come una “ode della cantante alle donne con cui non riuscirà a parlare”. Fiona Apple si rivolge , infatti, alle donne che sono state vittime di imbrogli di uomini doppiogiochisti presi, molto spesso, dal loro patologico narcisismo.
Incoraggia queste donne a incolpare l’uomo non l’altra che, spesso è inconsapevole della relazione/situazione in corso che l’uomo ha.
A differenza di altri brani contro gli o le ex, questa canzone è ironicamente divertente e non malinconica o rabbiosa, questo perché la cantante si esprime con piena sincerità, lucidità e consapevolezza.
Al sesto posto
Stevie Wonder feat Rapsody, Cordae, Chika e Busta Rhymes – “Can’t Put It in the Hands of Fate”
Wonder ritorna dopo un lungo silenzio con un pezzo funk socialmente consapevole che riprende le sue prime opere più politiche. Non mancano i suoi classici riff e le sue armonie che lo hanno sempre distinto.
Al quinto posto
Troye Sivan, Kacey Musgraves, feat Ronson – “Easy“
Impossibile non sentire il tocco del produttore musicale Mark Ronson che dà al brano un’atmosfera trash-trendy.
l brano aveva fatto la sua apparizione nell’Ep “In a Dream“, ma la nuova rivisitazione è arrivata con una nuova strofa scritta da Musgraves e un sound fresco e leggero dato dalla genialità del super produttore che ogni hanno vince i più prestigiosi premi della musica.
Al quarto posto
Billie Eilish – “My Future”
La diciannovenne riflette sul suo passato e su un domani incerto fondendo al pop elementi jazz e funk ad un’atmosfera onirica.
Al terzo posto
Paul McCartney – “Deep Deep Feeling”
E’ uscito il 18 dicembre l’ultimo capolavoro di Paul McCartney. Così il “fab four” più geniale conclude la sua trilogia iniziata con il suo debutto da solista nel 1970 con “McCartney“, poi “McCartney II” e ora “McCartney III“. Quest’ultimo è un album semplice, spontaneo e senza pretese, realizzato completamente da solo nella sua fattoria nel Sussex durante il “Rockdown“.
Tra folk acustico, richiami blues, qualche sperimentazione, un po’ di pop-rock, uno dei brani che spicca è “Deep Deep Feeling”.
In questo brano si ritrova il Mecca sperimentatore. Più melodie si intrecciano e si snodano lentamente per otto minuti, in modo sorprendente, coinvolgendo lunghi passaggi strumentali, voci in falsetto, cambi ritmici, sintetizzatore alla Mellotron che ricorda l’inizio di “Strawberry Fields Forever” e dando un tocco quasi onirico.
Al secondo posto
The Weeknd – “Blinding Lights”
Un brano new wave che ti riporta agli anni ’80 in cui The Weeknd canta il riaccendersi di una relazione e dell’importanza del suo partner.
“Blinding Lights” è stata la canzone più ascoltata dell’anno su Spotify.
Al primo posto
Christine and the Queens – “La vita nuova“.
Il podio va all’artista francese che ha realizzato una vera e propria “opera pop” in cui è impossibile selezionare una delle tracce del suo Ep.
Il suo concept Ep, accompagnato dall’omonimo cortometraggio, è un viaggio interiore che l’artista compie nel famosissimo teatro parigino Opéra Garnier, che riempie con storie di fantasmi e creature mistiche.