Lunedì prossimo i Dem di sicilia si guarderanno in faccia. La direzione regionale è stata convocata per l’inizio della prossima settimana.
La prima volta che s’incontrano, dopo il voto del 5 novembre che li ha visti soccombere in mala maniera con il candidato alla presidenza del centrosinistra Fabrizio Micari e lasciare il governo della Regione dopo i 5 anni di Crocetta e l’esperienza con Raffaele Lombardo.
Resa dei conti, confronto duro, oppure “rimettiamo i coltelli a posto e andiamo avanti”?
Quale sarà l’esito? La contestazione a Raciti può bastare per evidenziare un capro espiatorio in un filo comune di scelte e di errori in cui hanno avuto il loro ruolo anche Faraone e Cracolici?
Tra gli scontenti che scalpitano per una maggiore visibilità ci sarebbero i renziani Luca Sammartino e Nello Dipasquale che chiedono spazio dopo il voto delle regionali. Il primo non ha fatto mistero di essere stato tra i personaggi contattati nella trattativa informale che il commissario Miccichè ha aperto in vista dell’elezione del presidente dell’Ars.
Per Sammartino, le ambizioni svariano dalla vicepresidenza al ruolo di capogruppo, mentre l’ex sindaco di Ragusa, uscito vincitore dell’acceso derby ibleo con Pippo Digiacomo, chiede strada nelle commissioni più importanti all’Ars.
Non dovrebbe subire interruzioni traumatiche «la convergenza naturale» di Sicilia Futura verso il Pd, come ha ribadito anche lo stesso Totò Cardinale. Ma non potrà trattarsi di una semplice annessione. Molto dipenderà dal tipo di impegni reciproci che Pd e Sicilia Futura assumeranno insieme, anche in vista delle prossime elezioni politiche. Intanto all’Ars dovrebbe nascere il gruppo unico con il Pd.
Il problema del Partito democratico sono anche i compagni di viaggio.
“Alternativa popolare” intanto sta valutando se correre da sola per le prossime Politiche o andare con il centrosinistra. Secondo alcuni sondaggi interni che sono circolati tra i centristi, la forbice dei diversi scenari sarebbe compresa tra il 2,8%, (da soli) e il 3,4% (in coalizione).
Fare parte invece del quadrilatero del centrosinistra con Pd, Lista Bonino, movimento di Pisapia e listone dei centristi capitanato da Casini, consentirebbe agli alfaniani un respiro forse meno corto rispetto al problema dello sbarramento, ma significherebbe anche uno spazio più compresso di manovra sul numero delle candidature. È pur vero che oggi, rispetto alla possibilità, in verità remota, di correre da soli, il ragionamento stenta a prendere quota.
Una delle prime questioni da affrontare riguarda la costituzione del gruppo all’Ars del Pd a cui potrebbero aderire in un secondo momento anche Edy Tamajo e Nicola D’Agostino. I due esponenti di Sicilia Futura, collegati organicamente all’area di Faraone in Sicilia e a Luca Lotti a Roma, potrebbero entrare anche in un secondo momento. Peserebbe su questo anche l’imbarazzo per la vicenda giudiziaria, che ha come protagonista Tamajo.
Dalla prossima settimana ne sapremo di più. Forse…