Rimane una vertenza ancora aperta quella del Trasporto pubblico locale in Sicilia. Tanti problemi, tutti insieme, in un quadro da riallineare, che rendono complessa la lettura delle soluzioni nell’Isola dello “spezzatino autostradale” in cui consistenti fasce di lavoratori quotidianamente si spostano in condizioni disagevoli, aggiungendo al danno la beffa.
A marzo il presidente della Regione Renato Schifani aveva azzerato il cda di Ast evidenziando le “troppe criticità sollevate” dai bilanci dell’ente. Poi è venuta la nomina di Giovanni Giammarva, già a capo del collegio dei revisori, ma la strada verso la nuova newco, che la Regione vorrebbe percorrere è ancora lontana. Questa però è solo una delle cose da risolvere. Anche le società private che insieme alla partecipata della Regione, che accusa un disavanzo di oltre 70 milioni di euro, operano in contesto di fibrillazioni e vogliono chiarezza. L’interlocutore, ancora una volta è il governo regionale che sta provando a mettere insieme gli elementi a disposizione, ma ancora deve chiarirsi le idee sul futuro.
“Fare di Ast un’azienda normale” era poco più di un anno fa, al momento del suo insediamento alla guida della società, l’auspicio di Santo Castiglione, l’autonomista a cui non è riuscito il gioco di prestigio di rimettere a posto le cose.
Non solo Ast comunque tra i mali che affliggono la Sicilia dei bus a singhiozzo. Torneranno infatti a scioperare per 24 ore e a manifestare in un sit in oggi i lavoratori delle aziende di trasporti Etna Trasporti, Segesta, Sicilbus e Interbus, che si ritroveranno davanti la sede dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e Trasporti in via Da Vinci, sin dalle 9 del mattino.
A renderlo noto sono la Fit Cisl Sicilia e la Uiltrasporti Sicilia. “Le motivazioni dell’ennesima azione di sciopero sono sempre le stesse, una vertenza che va avanti da troppo tempo e la palese volontà datoriale di non volere intraprendere alcuna relazione industriale con i sindacati, disattendendo ogni tentativo di aprire un dialogo conciliativo” spiegano i Segretari di Fit Cisl Davide Traina e Uil Trasporti Franco Trupia. “Grazie all’ intervento del Prefetto di Palermo che ha dato la più ampia disponibilità a tenere aperto un tavolo prefettizio, siamo riusciti a mettere insieme i rappresentanti legali dell’ azienda, la Direzione Generale del Dipartimento Regionale delle Infrastrutture e Trasporti che si è impegnato a convocare un confronto risolutivo con le i sindacati”. “Una proprietà operante su concessioni regionali – affermano altresì Traina e Trupia – non può assolutamente andare contro quelle che sono le regole contrattuali mettendo a repentaglio la sicurezza di esercizio, dei lavoratori e dell’utenza. Non possiamo continuare ad accettare, un impegno lavorativo superiore alle 12 ore, il non rispetto della normativa CE n.561/2006 con la relativa fruizione settimanale di 45 ore di riposo consecutive ed il mancato pagamento dei ritardi sulle percorrenze stabilite. Siamo sempre più convinti, che la contrattazione sia lo strumento migliore per il raggiungimento di determinati obbiettivi, auspicando che l’intervento delle Istituzioni possa portare nel più breve tempo possibile alla risoluzione della vertenza” concludono.