Intervistato da ilSicilia.it, Nuccio Di Paola, vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle, apre il focus sulla trasformazione in corso all’interno del gruppo politico, la scelta progressista, le dinamiche interne nella propria comunità, il contrasto Conte-Grillo e un focus finale sulle proposte del gruppo regionale relative alla Finanziaria.
Un modello di trasformazione politica e sociale che guarda lontano e parte dalla Sicilia come laboratorio e modello per il resto del Paese. Di Paola espone la visione e le strategie del movimento in un momento cruciale per la politica italiana e regionale.
Il coordinatore siciliano traccia le prospettive di una politica più radicata e vicina ai cittadini, descrive un movimento che si evolve grazie al coinvolgimento dei cittadini, puntando su coesione, meritocrazia e attenzione ai diritti.
Tra i temi trattati, l’abolizione del limite del secondo mandato, l’approccio progressista indipendente la creazione di un’alternativa politica contro l’immobilismo della destra regionale.
Un dialogo che tocca anche le divisioni interne e le proposte per migliorare la qualità della vita dei siciliani.
L’INTERVISTA
Nuccio Di Paola, vicepresidente dell’Ars e coordinatore del M5s in Sicilia, a che punto siete con il processo di trasformazione del Movimento?
“Il processo di trasformazione è iniziato con la creazione dei gruppi territoriali in tutta Italia e non si è mai fermato, puntiamo a un radicamento massimo. La Sicilia è tra le regioni in Italia con più gruppi territoriali del Movimento 5 Stelle. Siamo l’unica forza politica che, tramite consultazioni online, agorà e la nostra Costituente, ha dato e dà voce a tutti i suoi iscritti permettendo loro di scegliere. Un processo che ci rende orgogliosamente unici e che vede la Sicilia come modello a livello nazionale, visto che siamo stati i primi ad amministrare i comuni sulla base di alleanze programmatiche.”
Cosa vuol dire “essere progressisti indipendenti”?
“Innanzitutto vuol dire essere alternativi in tutto allo sfascio della destra della Meloni e di Schifani, mettendo al centro i cittadini e i loro diritti. Vuol dire essere coerenti con gli impegni presi e le battaglie che ci contraddistinguono da anni. Tutelare la sanità pubblica, l’istruzione pubblica, tutelare l’ambiente puntando sulla vera raccolta differenziata, tutelare i diritti dei lavoratori (salario minimo), offrendo alle categorie fragili dei sostegni concreti, proteggere la coesione sociale di tutto il Paese, non con semplici slogan propagandistici ma con i fatti. Siamo progressisti, indipendenti e popolari.”
Quali cambiamenti comporta l’abolizione del limite del secondo mandato in Sicilia e rispetto alle future elezioni regionali?
“Che possiamo e dobbiamo costruire l’alternativa alla destra in Sicilia liberandola da un decennio di immobilismo e propaganda. È giunto il momento di dare spazio e voce a chi si impegna giorno per giorno nei propri territori per cambiare il posto in cui vive. La meritocrazia deve essere la nostra stella polare per la scelta di chi ci deve rappresentare all’interno delle istituzioni. Sono convinto che saranno i nostri iscritti, insieme al presidente Conte e a tutta la struttura del Movimento, a stabilire chi è meritevole di una candidatura. Con le scelte fatte dai nostri iscritti all’interno della costituente Nova, ci siederemo ai tavoli di coalizione con maggiore autorevolezza.”
Il via libera al terzo mandato apre nuove opportunità per chi in questa legislatura non ha potuto candidarsi e sperare in un ritorno a Sala d’Ercole nel 2027?
“Vogliamo costruire un fronte alternativo e competitivo a Schifani; per questo motivo ci servono le migliori risorse e le migliori energie che il Movimento 5 Stelle ha costruito nel tempo. Sono convinto che chi, in questi anni, è stato leale e ha svolto il suo ruolo con impegno, abnegazione e rispetto delle regole del Movimento 5 Stelle parteciperà con entusiasmo a questo percorso.”
Il gruppo parlamentare siciliano è compatto rispetto alla svolta progressista di Conte o ci sono anime dissidenti?
“Il gruppo parlamentare siciliano ha fatto della coesione e della compattezza un punto di forza che ci riconoscono anche le altre forze politiche. Noi siamo e restiamo con il Movimento 5 Stelle perché crediamo che sia l’unica forza politica che può fare da perno centrale alle forze civiche e politiche che andremo ad aggregare per battere questo governo regionale di destra che tanto male sta facendo.”
Come ha reagito la comunità degli iscritti al Movimento rispetto al contrasto tra Conte e Grillo?
“Il presidente Conte ha lanciato, dopo il risultato delle Europee, il processo partecipativo di Costituente. Abbiamo messo tutto in discussione e abbiamo chiesto a tutti gli iscritti, circa 90 mila, di potersi esprimere dando loro la libertà di scelta che un’assemblea deve avere. Mi dispiace che Grillo tenti di ostacolare questo processo di rinnovamento, che oggi è invece importantissimo da portare a compimento. Lo dobbiamo a quei tanti italiani che oggi vivono ai margini della società e che vengono bistrattati dal governo Meloni.”
Cosa risponde agli ex grillini che hanno parlato di un Movimento che ha fatto il suo tempo, che non esiste più e ha tradito gli ideali originari?
“Il Movimento, fin dalle origini, ha sempre portato avanti misure per tutti quelli che vivono ai margini della società. Questo stiamo continuando a fare e continueremo a fare con ancora più forza. Sono nel Movimento 5 Stelle da 14 anni e chi, nel tempo, è fuoriuscito e poi ci ha attaccato lo ha fatto solo ed esclusivamente per effimera visibilità personale. La nostra comunità è forte ed è sempre riuscita a riconoscere quelle persone che hanno utilizzato il Movimento come autobus per poi denigrarlo.”
La domanda sulla Finanziaria all’Ars è d’obbligo. Cosa avete chiesto per i siciliani come Movimento 5 Stelle?
“Mentre la destra pensa alla propaganda del Ponte sullo Stretto e degli inceneritori che non verranno mai realizzati, noi con le nostre proposte cerchiamo di migliorare la vita dei siciliani in termini di tutela ambientale, di garantire i diritti fondamentali e contrastare le tante emergenze. Vi faccio alcuni esempi: abbiamo presentato un emendamento che concede uno sgravio ai cittadini nel pagamento del canone idrico, visto la grave siccità che affligge la Regione da mesi; abbiamo voluto l’istituzione di un fondo regionale per accelerare la costruzione e il completamento dei depuratori delle acque reflue; abbiamo proposto l’aumento di fondi per il reddito di libertà e l’incremento del fondo per l’acquisto di protesi oncologiche per le donne colpite da alopecia e da trattamenti chemioterapici”.
“Inoltre, abbiamo posto attenzione sulle fasce deboli, come la proposta di incremento dei fondi per l’assistenza agli studenti fragili e l’emendamento per realizzare un centro hub per la ricerca e l’assistenza sulle malattie neurodegenerative. I siciliani devono contare su un cambiamento ancora possibile.”