“Totò, leggo che sei aperto al confronto di chi non la pensa come te, ebbene avrei volentieri intavolato un dibatto sulle visioni assolutamente distanti di intendere la politica, avrei volentieri parlato di come ritengo inopportuno invitare alti vertici della sanità siciliana come a voler fare intendere chi sono i filo cuffariani intoccabili, vedo alla tua festa solo inviti di gente allineata alla Dc“.
Queste le parole di Ismaele La Vardera, deputato dell’Assemblea regionale siciliana.
“Avrei volentieri avuto un confronto sul perché ritengo come una persona che abbia avuto una condanna per mafia, seppur riabilitata, a mio avviso avrebbe dovuto lasciare le redini ai quei giovani cui dice tanto di tenere. Il presidentissimo mi ribatterà che non ha ruoli politici, io gli ricordo che è molto più potente chi sceglie le nomine, che non chi siede nei posti chiave. Ebbene in un silenzio stantio di una rivendicazione di Sicilia cuffariana avrei ricordato a Totò le distanze madornali dal suo modo di fare e di Intendere la politica. Insomma avrei voluto un confronto chiaro, sei sempre in tempo se vuoi stasera faccio un salto”.