Il vice presidente della Camera di commercio di Palermo ed Enna e responsabile attività produttive Confesercenti Sicilia Nunzio Reina ha parlato della situazione commerciale della città in questo Natale segnato dalla pandemia.
Reina ha fatto in prima istanza un’analisi dettagliata di quelli che sono stati i consumi a Palermo in questo frangente, tracciando un quadro di sostanziale contrazione generale con qualche eccezione: “Sotto l’aspetto dei consumi il settore tecnologico ha fatto grossi numeri, tanto è vero che hanno avuto un seguito le richieste di telefonini, televisioni ed altri apparecchi. Per il resto c’è un ceto medio che consuma quasi niente mentre le grandi firme riescono ad avere un seguito non indifferente. Questo è quello che sta accadendo a Palermo. I centri commerciali hanno avuto grande lavoro ma con le chiusure del week-end sono fortemente penalizzati. Come sempre ha fatto da padrone l’online e una delle categorie più massacrate è quella degli artigiani che normalmente approfittavano dei mercatini di Natale per vendere i propri prodotti. Questo è un settore in forte crisi”.
In merito a quelle che possono essere le soluzioni per sostenere le attività in vista dell’anno nuovo il vice presidente della Camera di commercio di Palermo ed Enna indica una via univoca: “Il punto fondamentale per cui non c’è alternativa è rendere il 2020 un anno bianco fiscale per tributi e contributi. Se questo rinvio nel 2021 non si farà non saremo in grado di pagare nulla e un piccolo negozio non potrà proseguire un’attività. Ripeto che non c’è alternativa: se a me come attività, arrivano i pagamenti da fare, dopo lo stato di crisi che ho dovuto sopportare non sarò in grado di continuare e questo significa chiudere. L’anno bianco sarebbe importante perle imprese, anche perché, bisogna dire che gli aiuti non sempre arrivano, non sempre sono equi e non sempre sono risolutivi: sono una piccola boccata d’ossigeno che però non cambia nulla”.