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Via ai trasferimenti

Lampedusa, ancora sbarchi nella notte: un disperso in mare

martedì 7 Novembre 2023

Sono 286 i migranti giunti, fra ieri sera e l’alba di oggi, a Lampedusa e alcune delle persone giunte sull’isola hanno parlato di un uomo caduto in mare durante la traversata. Due dei sei gruppi, composti da 41 e 39 persone, sono stati trovati a Punta Guitgia e Cala Creta dai militari della Guardia di finanza e dai carabinieri. La barca, partita da Zuarah in Libia, utilizzata dai 41 (siriani, sudanesi e bengalesi), è stata ritrovata arenata sugli scogli; quella usata dai 39 egiziani, pakistani e siriani non è stata ancora ritrovata.

Gli altri gruppi di migranti, da un minimo di 33 a 78, sono stati soccorsi mentre erano su imbarcazioni salpate, a detta degli sbarcati, da Zuara, Sabratha, Tagiura in Libia. Ieri sull’isola c’erano stati altri sbarchi. Quarantanove sudanesi, partiti da Sfax in Tunisia, sono stati soccorsi mentre erano su un gommone di 8 metri privo di motore. Per portarli in salvo si sono mobilitati i militari della motovedetta Cp306 della Capitaneria e l’assetto svedese di Frontex.

I migranti hanno riferito di un disperso in mare poco prima dell’alba di ieri: un uomo è caduto in acqua e non è più riuscito a risalire sul gommone. Intanto, sono 424, fra cui 23 minori non accompagnati, i migranti ospiti dell’hotspot, da dove ieri sono stati trasferiti, con i traghetti di linea per Porto Empedocle, complessivamente 575 persone. Nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola, in serata, erano rimasti in 83, poi la raffica di sbarchi.

Su disposizione della prefettura di Agrigento, oggi verranno trasferiti 220 migranti sempre su Porto Empedocle.

Antri due sbarchi, con 7 e 35 migranti, sono arrivati nelle ultime ore a Lampedusa. A soccorrere i due barchini, salpati da Sabratha e Zuara, in Libia, sono state le motovedette della Guardia costiera. Salgono a sei, a partire dalla mezzanotte, gli approdi sulla maggiore delle isole Pelagie, per un totale di 209 persone. I 35 hanno riferito di essere originari di Sudan ed Etiopia e d’aver pagato 3mila dinari libici per la traversata. I 7 hanno dichiarato di essere siriani ed egiziani e hanno viaggiato con un natante di 6 metri in vetroresina.

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