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Lo scalo di Lampedusa muta la propria natura di «non luogo», teorizzata dall’antropologo Marc Augé, e acquisisce, tramite un intervento cromatico di forte impatto e con le esposizioni di grandi tele artistiche, una connotazione dalla spiccata personalità siciliana.
La società di gestione aeroportuale, AST AEROSERVIZI, ha puntato su questo: Rinsaldare il legame tra Lampedusa e Sicilia, offrendo al viaggiatore una rappresentazione del territorio, in modo ammiccante, suggestivo e puntando sull’appeal turistico della destinazione; rendere attraente il luogo dove di solito sei circondato da monitor partenze/arrivi, dal check in ai controlli sicurezza, dalle sale d’attesa, alla biglietteria ed agli imbarchi.
Tutto l’aeroporto da mercoledì 17 luglio 2019 è un tripudio di colore, di allegria. Le Tartarughe volanti, anch’esse variopinte sembrano volare nel blu e nelle trame di azzurro, alberi di fichidindia abbracciano le grandi colonne dell’aerostazione, e immagini dal forte impatto grafico pittorico, circondano ovunque il viaggiatore.
Il management dell’AST ha voluto rendere attraente l’immagine di questa destinazione aeroportuale, creandone una differente; reinventando il “non luogo” e trasformandolo in “luogo”, dove il coinvolgimento e le emozioni suscitati dalle immagini esposte sulle grandi pareti bianche, rendono felice l’arrivo dei turisti, rendono piacevole l’attesa degli amici e degli operatori turistici che aspettano ai varchi d’arrivo i passeggeri in transito che, negli ultimi anni, sono cresciuti ogni anno fino a diventare 270.000 circa che in un anno sbarcano in aeroporto e dopo una splendida vacanza si reimbarcano.
Lampedusa, aeroporto pieno di vita e di emozioni che in pochi altri posti si avvertono tanto fortemente; l’aeroporto prende vita e gli stessi operatori, dai manutentori ai servizi di sicurezza, dalle autorità aeroportuali alle forze dell’ordine, dagli impiegati alle hostess dei check in sembrano adesso tutti più sorridenti; l’aeroporto sembra vivo, e palpitante di una gioia che coinvolge tutti. L’Aeroporto di Lampedusa ha acquistato una definizione architettonica più marcata, più nitida, ed un carattere umanizzante, persino «sentimentale», che rasserena chi potrebbe avere timore di volare e che soprattutto rende piacevole il sostare rendendo piacevole l’attesa per l’imbarco.
Ci siamo ispirati al concetto di De Botton che definisce gli aeroporti pieni di vita e di emozioni, descrivendolo come punto d’arrivo e non di partenza: obiettivo di questa speciale divisione è di “umanizzare e arricchire” l’esperienza del passeggero in aeroporto, ad oggi statica e stressante, e che a Lampedusa si arricchisce di colori sfrenati, quasi psichedelici marcatamente siciliani e prepotentemente lampedusani.
Tutte le opere sono state realizzate da Antonello Blandi.