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L'intervista

L’Ars riaccende i motori, Ferrara: “Turismo sia priorità. Ridiamo voce alle Province”

venerdì 30 Agosto 2024

Cosa bolle in pentola all’Ars? Sala d’Ercole si appresta a tornare al lavoro. Dai primi di settembre, l’aula analizzerà i ddl rimasti in sospeso all’ordine del giorno o quelli al momento sotto la lente d’ingrandimento delle commissioni parlamentari. Enti locali, Province, turismo e manovre finanziare. Sono tante i documenti verso cui si potrebbe rivolgere l’attenzione dei parlamentari regionali. Tutto ciò all’ombra delle grandi manovre politiche e dei relativi riflessi che le stesse possono avere sulle realtà locali, a cominciare dal Comune di Palermo. Ambiente politico da cui proviene il deputato regionale Fabrizio Ferrara. Intervenuto ai microfoni de IlSicilia.it, il parlamentare di Fratelli d’Italia ha parlato delle priorità a cui, a suo giudizio, l’Ars dovrebbe dare priorità.

Riforma del turismo

Il presidente della V Commissione ricorda la necessità di approvare al più presto il ddl turismo. Un provvedimento a cui l’alfiere meloniano tiene molto e che, a suo giudizio, darà organicità ad un settore vitale per la Sicilia. “La riforma è stata votata all’unanimità dalla commissione che presiedo – ha sottolineato Fabrizio Ferrara -. È un atto importante in un settore nevralgico per l’economia e per la nostra terra che, sul turismo, può e deve riuscire a sviluppare un’economia reale. La commissione ha concentrato tutti i propri sforzi per portare in aula questa riforma quanto prima. Al rientro, a settembre, sarà una delle prima riforme ad essere approvata“.

Digitalizzazione ed organizzazione delle strutture ricettive

Una delibera che mira a rendere il turismo siciliano più armonico e, soprattutto, più digitalizzato. “Oggi il turismo è alla portata di tutti – dichiara il deputato regionale -. Prima, per viaggiare, bisognava organizzarsi con i tour operator e andare nelle strutture alberghiere. Oggi il settore si è democraticizzato. Pertanto, si rende necessario riorganizzare una macchina fatta di un gruppo eterogeneo di soggetti: b&b, case vacanze e tutte le forme che oggi sono possibili e disponibili. Questo fa certamente venire fuori lo spirito di accoglienza che noi siciliani abbiamo. A questo però dobbiamo associare un’organizzazione. Oggi c’è ancora molta incertezza che fa si che si possano verificare fenomeni di abusivismo. Dobbiamo riformare questo settore per informatizzare questo mondo e per potere essere più presenti nei social, attraendo quanti più turisti possibili“.

Il turismo e l’economia reale

Un settore cardine del comparto Ho.Re.Ca. e che muove un vasto mondo di stakeholders, ovvero di portatori d’interesse che guardano al settore ricettivo come ad una fonte importante di potenziali clienti. “Portare turismo non muove solo il settore ricettivo, ma anche bar, ristoranti, servizi vari, mobilità e tutto quello che ne consegue“, evidenzia Fabrizio Ferrara. A tal proposito, la riforma centra il suo focus più sull’organizzazione che sulle agevolazioni per gli operatori economici. Anche se l’esponente di Fratelli d’Italia, in tal senso, sottolinea i provvedimenti a tutela dell’inclusività e della ricettività. “In questa riforma l’attenzione non è puntata sui contributi alle imprese, di cui si discuterà in altra sede. Piuttosto, ci sono misure a vantaggio di chi deciderà di trasformare la propria struttura alberghiera in una attività pet-friendly. È una riorganizzazione di tutto quello che è il settore turistico ed alberghiero“.

Enti locali: il potenziamento dei Comuni

L’attenzione di Fabrizio Ferrara si rivolge poi ai temi più prettamente politici, a cominciare dalla tanto attesa riforma degli enti locali. Un provvedimento che mira a potenziare gli enti locali e la loro operatività, attraverso l’introduzione di nuove figure. Il testo era andato incontro ad uno stop durante la scorsa primavera, anche se oggi sembrano esserci le condizioni politiche per riportarlo in aula. “La riforma è fortemente richiesta dall’Anci e dalle amministrazioni comunali in maniera trasversale. È un ddl su cui abbiamo lavorato molto prima della pausa e che è sostanzialmente pronto. Prevede tutta una serie di modifiche normative al ruolo di consiglieri, l’inserimento di un nuovo assessore senza modificare il budget“.

Non sarà necessario ricorrere agli stralci

Un atto sul quale si era pensato di ricorrere allo strumento dello stralcio per votare i provvedimenti più importanti. Anche se, secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, ciò non si renderà necessario. “Rispetto a questo corpus normativo, ci sono soltanto alcuni dettagli da limare. Si era pensato anche di scorporare i provvedimenti più urgenti dalla riforma, ma la volontà di tutti è stata quella di lasciare tutto invariato e votare il testo al rientro in aula. L’idea degli stralci è venuta quindi meno proprio perché la stessa avrebbe potuto togliere l’unanimità dell’impegno per l’approvazione della riforma a settembre“.

Dare voce alle Province

Spostandosi di qualche metro politico c’è la questione irrisolta del rinnovo delle Province. La discussione all’Ars ha subito diversi stop, anche se il tempo scorre e una soluzione bisognerà trovarla. Sulla questione però è regnato un sostanziale impasse, sottolineato in maniera critica dal deputato regionale del PD Antonello Cracolici. Sull’atto in questione, Fabrizio Ferrara auspica un intervento dell’aula al più presto. “Fermo restando che c’è la necessità di ripristinare gli organi secondo le prescrizioni arrivate alla Regione, ritengo necessario procedere alle elezioni di secondo livello, ridando voce ai territori che per troppo tempo sono rimasti inascoltati, dando così la possibilità di avere un’interlocuzione politica. Il passo successivo, da fare quanto prima, è quello di ripristinare le Province per come le abbiamo conosciute e per come funzionavano. Avere la possibilità di dare la voce al popolo, di esprimere i propri rappresentanti, responsabilizza chi sarà chiamato a rappresentare gli elettori. Un vero e indispensabile collegamento con le amministrazioni e le comunità“.

Il plauso alla Città Metropolitana di Palermo

Un ragionamento mosso da quelle che sono le esperienze moderne, a cominciare da quella della Città Metropolitana di Palermo. “Oggi torniamo a vedere dei risultati nelle città metropolitane grazie a figure politiche come il sindaco Roberto Lagalla, bravo ad individuare un direttore generale come Nicola Vernuccio che conosce quell’ente e ha fatto tesoro della sua esperienza da assessore provinciale mettendola al servizio del territorio. Oggi vediamo le strade che vengono riasfaltate, le amministrazioni che riescono ad ottenere qualche contributo per allietare le proprie estati, attraendo così turisti e quanti tornano nella propria terra. La presenza della provincia dà risposte ai territori. Per troppo tempo questo ente è stato utilizzato come bancomat dalla vecchia amministrazione di Palermo a danno delle comunità della provincia“.

Siccità e la necessità di migliorare le reti

Ci sono poi le emergenze del presente, a cominciare da quella sulla siccità. Un tema complesso e che affonda le sue radici in ritardi lunghi anni. Fatto sul quale, secondo Fabrizio Ferrara, serve un ragionamento organico per evitare gli sprechi. “Il Parlamento ha fatto tutto ciò che era nelle proprie possibilità, destinando importanti risorse all’emergenza siccità. Questo è chiaramente soltanto una goccia nel mare. Questo ci mette davanti al fatto compiuto. Il problema odierno della siccità pone l’accento sulla necessità di riordinare tutto quello che è la distribuzione dell’acqua e della raccolta. Abbiamo bacini che negli anni precedenti non sono stati ripuliti e hanno una capienza limitata. Negli scorsi anni il tempo era stato clemente. Ci aveva dato piogge abbondanti che hanno lenito le carenze. La crisi idrica di questi ultimi deve dare a tutti una lezione. Bisogna riorganizzare sia la raccolta che la distribuzione. Non ci sono altre soluzioni. La nostra è ricca d’acqua, al netto degli aiuti che possono arrivare da strumenti tecnologici. L’importante però è non disperderla“.

Fratelli d’Italia e il centrodestra

A proposito di attualità, l’autunno è un momento florido anche per i movimenti della politica. Nell’Isola, una parte del centrodestra è tornata a lavorare sulla composizione di un nuovo polo moderato. Fatto a cui Fabrizio Ferrara risponde, ricordando le gerarchie all’interno della maggioranza. “La Sicilia è da sempre laboratorio. La situazione vede la presenza in coalizione di due partiti che rappresentano due gruppi parlamentari importanti e che sono all’interno della maggioranza con dignità ed attivismo. Motivo per il quale guardiamo con attenzione alla nascita di movimenti al centro. Questo non può fare altro che potenziare una coalizione che vede in Fratelli d’Italia la spina dorsale. È un fatto di numeri e di partecipazione attiva sia in Giunta che in Parlamento, grazie anche al lavoro che il presidente Galvagno riesce a fare quotidianamente. La coalizione è in ottima salute e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Alla ripresa torneremo a lavorare per riuscire a portare a casa quante più riforme possibili“.

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