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L’arte contro la dimenticanza: e con un’opera imponente che non passa inosservata collocata in un luogo emblematico della città.
Si intitola “Acqua passata¿” l’opera dell’artigiano palermitano Cesare Inzerillo, proveniente dall’itinerante “Museo della Follia”, ideata insieme a Patrizia Monterosso, e inaugurata lunedì 1 ottobre a Piazza del Parlamento, alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè.
“È molto importante che proprio da Palermo e proprio da questa Piazza – ha detto Miccichè – che vogliamo diventi punto di riferimento per turisti e non solo, venga lanciato questo messaggio di una comunità che ricorda, accoglie e soprattutto non dimentica“.
L’opera, che rimarrà fruibile fino al 30 ottobre, si sviluppa su un modulo rettangolare con un fondo di pietrisco lungo 26 metri e largo 6 metri, e accoglie un barcone, di quelli che hanno attraversato il Mediterraneo nel 2009, oggi in veste di carro allegorico con sagome di uomini e donne, che sono storie, vite e memorie ancora vive.
E, dietro, grandi “omini” di un bigliardino sovradimensionato che contrasta, appunto, divertimento, dimenticanza e memoria.
La bellezza che si scontra con la brutalità delle morti ingiustificate: si è partiti dalla commemorazione dei 366 morti del 3 ottobre del 2013 per abbracciare simbolicamente tutti, coloro che sono morti ma anche coloro che sono sopravvissuti, per cui quel ricordo è solo “acqua passata“.
L’inaugurazione, a cui hanno preso parte molti palermitani e turisti, è stata accompagnata da una composizione elettroacustica di Gabriele Giambertone, un brano, attraverso passi di Gramsci, Whitman e Bekas, che ha sviluppato un contrappunto sonoro e dialettico tra democrazia, libertà e indifferenza, accompagnato con la lettura dell’attore palermitano Nicolò Prestigiacomo.
L’allestimento è stato curato dall’architetto Stefano Biondo, responsabile del Centro Regionale per il Restauro.