Si infiamma il fronte della protesta dei lavoratori Asu. Dopo lo sciopero del 9 luglio scorso, una delegazione dei dipendenti regionali ha presidiato questa mattina l’ingresso di Palazzo d’Orleans per chiedere notizie in merito alla conferenza di servizi tenuta fra l’assessorato alla Funzione Pubblica e quello ai Beni Culturali. Motivo del contendere rimane la stabilizzazione a 30 ore dei 250 lavoratori che operano nei musei e nei siti di interesse culturale dell’Isola. Operazione attesa da oltre un ventennio ed inserita anche all’interno dell’ultima legge Finanziaria varata dall’Ars a fine gennaio.
I lavoratori Asu chiedono risposte sulle stabilizzazioni
A bloccare tutto, come al solito, la burocrazia. Per questo, i dipendenti chiedono con forza certezze agli uffici regionali compententi. “Finalmente, dopo la pubblicazione della legge Finanziaria avvenuta a gennaio, le parti interessate si sono riunite per avviare il processo di stabilizzazione dei lavoratori Asu – dichiara Barbara Gambino, rappresentante sindacale dell’Usb -. Oggi sono presenti tutte le sigle sindacali perchè vogliamo avere risposte dalla Regione in merito alla nostra situazione. Noi vogliamo che si vengano avviate la stabilizzazione. La legge c’è, i soldi pure. Non ci sono problemi di sorta. Si tratta solo di fare un’integrazione al PIAO per i 250 lavoratori Asu“.
Parole a cui seguono quelle di Rosolino Lucchese, esponente dell’Ugl. Il rappresentante sindacale vuole avere delle tempistiche ben definite sulla manovra relativa ai lavoratori Asu. “Noi chiediamo al Governo Regionale di poter stilare un provvedimento scritto che preveda un cronoprogramma a step che porti, entro l’anno, alle stabilizzazioni o al bando di partecipazione di questi lavoratori, in modo di consentire agli stessi di essere assunti nella pubblica amministrazione dopo oltre 25 anni di precariato“.