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C’è l’accordo tra Governo e Almaviva. Ma un pezzo dell’azienda è già in Romania [Video]

giovedì 22 Dicembre 2016

Manovre timonali per salvare l’azienda con 398 dipendenti nel capoluogo siciliano, ma nel frattempo la proprietà sembra aver trasferito dei comparti in Romania. L’accordo tra Almaviva Contact, il call center con sedi in tutta Italiae le organizzazioni sindacali dei lavoratori raggiunto alle quattro di questa mattina, in un incontro presieduto dalla viceministro Teresa Bellanova presso il ministero dello Sviluppo economico. Da quanto trapelato, la sede romana, con 1.666 dipendenti andrebbe verso la chiusura e già da oggi potrebbero partire le lettere di licenziamento.

Per l’azienda, il percorso intrapreso “può contare sul determinante contributo di responsabilità da parte delle organizzazioni sindacali, testimoniato dai loro massimi esponenti, dopo una fase segnata da posizioni controverse di fronte alla gravità della crisi e alla necessità di un confronto reale sulle soluzioni da assumere”. In assenza di un accordo valido per la sede romana, si procederà quindi come stabilito: a partire da oggi fino ai prossimi 120 giorni, l’azienda comincerà a far partire le lettere di licenziamento per i 1.666 dipendenti della sede romana che verrà chiusa.

Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria, “verrà attivata entro il 31 dicembre 2016 sino al 7 aprile 2017, in favore di un numero massimo di 845 unità lavorative occupate presso la sede di Napoli” spiega una nota. A Palermo i dipendenti saranno in sciopero fino al 9 gennaio, data in cui 62 dei 398 dipendenti dovrà trasferirsi a Rende, in Calabria. La società è controllata dalla famiglia Tripi, con il 60% delle quote e vanta commesse importanti tra cui Enel, Sky, Wind, Trenitalia, Tim, Vodafone, Poste e Alitalia. Proprio da quest’ultimo link sembra emergere il trasferimento di un comparto del call center in Romania.

A lanciare l’allarme è il deputato di Sinistra Italiana, Erasmo Palazzotto. “Volete sapere  dove sono finiti i 1600 posti di lavoro di Roma? Chiamate il call center Alitalia e scoprirete che la vostra chiamata sarà trattata in Romania dove un lavoratore e’ pagato una miseria”. Secondo le informazioni raccolte, Almaviva avrebbe trasferito all’estero una parte della commessa stipulata con vettore aereo. Nello specifico si tratta dell’assistenza fornita agli acquirenti dei ticket di viaggio online e la conferma è impressa nella voce guidata sulla privacy riservata ai clienti, come si può ascoltare nell’audio pubblicato.

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