Lavori straordinari nei palazzi della politica regionale, ma la giunta non ha ancora trovato la “quadra” sull’esercizio provvisorio.
Il governo Musumeci e i gruppi parlamentari di Palazzo dei Normanni lavorano spediti per approvare i documenti finanziari, che devono essere approvati prima dell’arrivo del nuovo anno.
Questa mattina, i lavori d’aula sono stati aperti e poi chiusi qualche minuto dopo. Appuntamento a Sala d’Ercole previsto per le 16:00. Temi centrali: l’assestamento di bilancio, il rendiconto e la disposizione contabile. Documenti già discussi dalla commissione bilancio e che oggi, molto probabilmente, i deputati regionali approveranno senza troppi problemi.
Unico nodo da sciogliere è l’esercizio provvisorio che, con molta probabilità, non arriverà a sala d’Ercole entro la fine del 2019. La giunta guidata da Nello Musumeci ieri sera ha discusso fino a tardi proprio sull’esercizio provvisorio non riuscendo a trovare una soluzione.
La norma dovrebbe permettere di sbloccare una parte della spesa del 2020, senza dover varare una vera e propria manovra. Ma il problema principale è l’assenza di soldi in molti capitoli di spesa, dopo le svariate correzioni subite in questo periodo.
A tal proposito, la giunta è già in riunione per capire quali voci “rimpolpare” per non lasciare senza soldi precari o per assecondare le esigenze degli assessori e dei lori settori.
Quindi con molta probabilità il documento arriverà in commissione bilancio non prima di lunedì prossimo (30 dicembre ndr).
Nel frattempo in aula, è in arrivo l’assestamento di bilancio. Numerosi i tagli in vari capitoli di spesa, come i 7,5 milioni cancellati dal fondo per far uscire dal precariato i contrattisti degli enti locali, i 6,4 da destinare agli interventi sui boschi siciliani e il milione e 666mila euro del fondo per il percorso di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.
Tagli anche all’Irfis sui fondi per ripatrimonializzare l’istituto. 10 milioni cancellati dal 2019, 20 dal 2020 e 23 dall’anno successivo.
AGGIORNAMENTO:
Dopo la firma del capo dello Stato, la Gazzetta ufficiale della Repubblica ha pubblicato il decreto legislativo che autorizza la Regione Siciliana al ripiano in dieci anni del disavanzo 2018. La norma consente oggi di approvare l’assestamento, in perfetta linea con le risultanze della parifica, oltre che alleggerire il ripiano del disavanzo nel 2020, ’21 e ’22.
Intanto, con la seduta di ieri sera, il governo Musumeci ha dato agli uffici finanziari le linee-guida per l’elaborazione dell’esercizio provvisorio, che verrà approvato a Palazzo Orleans entro fine anno. Le direttive prevedono la garanzia del pagamento di tutti gli stipendi e la applicazione di apposite formule per il recupero di eventuali mensilità di stipendi pregressi.
“Con la parifica arrivata il 13 dicembre – osserva il presidente della Regione Nello Musumeci – gli uffici finanziari della Regione hanno avuto appena sette giorni lavorativi per approntare tutti gli strumenti finanziari necessari: ci sono riusciti. Li ringrazio di cuore per il particolare impegno che stanno profondendo, anche in queste ore. Per le stesse ragioni voglio esprimere apprezzamento al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, al presidente della commissione Bilancio Riccardo Savona ed ai deputati componenti. Entro giorno 31 – chiarisce il governatore – l‘esercizio provvisorio, limitato a soli due mesi, arriverà all’Ars che potrà esaminarlo già ai primi dell’anno nuovo. Entro gennaio, comunque, la Giunta licenzierà anche i disegni di legge del bilancio definitivo e di Stabilità, senza più alcun collegato. La Regione, così, potrebbe avere i suoi strumenti contabili operativi già a febbraio, per evitare agli Enti locali di dovere attendere fino al mese di maggio, com’era triste prassi nel passato”.