Per la prima volta in Italia un Tribunale, durante la causa del licenziamento di un Rider, ha proposto all’azienda in fase di conciliazione di chiudere la vertenza con l’assunzione a tempo indeterminato. “Non e’ ancora una sentenza – riferisce la Cgil, che da’ notizia del fatto -, ma se sara’ accettata la multinazionale Glovo dovra’ assumere il fattorino con rapporto di lavoro subordinato, a tempo pieno e con il contratto nazionale della logistica“.
L’udienza, in corso davanti al Tribunale di Palermo, è stata aperta venerdì. Il rider, spiega il sindacato, a marzo era stato ‘licenziato‘ dalla piattaforma spagnola. Dopo un’intervista a una tv locale, il fattorino, rappresentate sindacale, molto attivo nelle consegne, era stato ‘disconnesso’ e non più inserito nei turni di lavoro. Ha così deciso di fare causa, con l’avvocato Giorgia Lo Monaco del sindacato Nidil Cgil Palermo, seguito anche dagli avvocati Matilde Bidetti e Carlo de Marchis, che a livello nazionale coordinano i ricorsi.
“E’ una proposta, quella del giudice del lavoro di Palermo, che noi giudichiamo assolutamente positiva e speriamo che venga accolta da parte dell’azienda – e’ il giudizio del segretario Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso – Abbiamo più volte chiesto a Glovo di intavolare una discussione e procedere a una trattativa. In assenza di risposte, la strada dei ricorsi e’ comunque una strada che continueremo a percorrere“.
Nel corso della prima udienza, il Tribunale aveva inizialmente suggerito di chiudere la causa con un accordo, quantificando in 12 mila euro il danno subito dal fattorino per il fatto di essere stato estromesso dalle consegne. Ma gli avvocati di Glovo hanno ritenuto la cifra troppa alta. Da qui la proposta alternativa del giudice di reintegrare il lavoratore all’interno dell’azienda con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Si attende la risposta.