“Gli ultimi dati Svimez dicono che la Sicilia sta crescendo più delle altre regioni: questo è dovuto a un’azione di governo liberale ed espansiva, che si affida a misure che guardano al sacrificio di chi investe. Le agenzie di rating ci promuovono, entrate fiscali e investimenti aumentano e il Pil cresce: tutto ciò è frutto di una politica che guarda al sostegno alle imprese, facendogli pagare meno interessi e dando lavoro ai privati”. Così dichiara il governatore regionale della Sicilia Renato Schifani in merito ai dati pubblicati dal Svimez.
“Abbiamo semplificato le regole e reso più fluida la commissione Tecnico-Scientifica, con la nomina di una figura di alto profilo come Armao – prosegue Schifani, – Falcone ci ha dato una grande mano come assessore al Bilancio, mi dispiace che non possa essere qui con noi. Abbiamo attuato interventi a fondo perduto a favore di chi voleva fare impresa e in due anni non abbiamo mai creato precariato, ma lo abbiamo tolto: dopodomani presenteremo in legge di assestamento una proposta a favore delle famiglie povere, con uno stanziamento di 30 milioni per quelle che hanno un Isee inferiore a 5.000 euro annui. Questo non è reddito di cittadinanza, ma reddito di povertà”.
“A metà novembre – continua – adotterò il piano rifiuti che mi consentirà di individuare le aree per i termovalorizzatori a Palermo e a Catania. Abbiamo i fondi, 900 milioni appostati nel Fsc firmato con la premier Giorgia Meloni e se non bastano interverremo. Faremo i termovalorizzatori con il denaro pubblico, il project financing avrebbe determinato tariffe più alte. Ho il diritto e il dovere di risolvere il problema dei rifiuti, lo esercito con la scelta coraggiosa dei termovalorizzatori, così rompiamo il sistema che ha creato l’emergenza”.
Sul Ddl variazioni aggiunge: “Dopodomani presenteremo un emendamento al ddl di assestamento del bilancio che interviene sulle famiglie povere: 30 milioni per chi ha Isee fino a 5 mila euro. Non è il reddito di cittadinanza, questo reddito di povertà guarda al sociale”.
Sul tema alleanze prosegue: “Il progetto a cui abbiamo lavorato in Sicilia è quello di una grande area moderata. Un progetto che ha dato i suoi frutti e che ci ha portati al 23% alle europee. Abbiamo avviato un percorso di federazione con Raffaele Lombardo e uno a livello nazionale con Lupi e Saverio Romano che ha consentito ad entrambi di federarsi con Totò Cuffaro e quindi farlo partecipare come federato e votare per Forza Italia. Insomma, il progetto si è articolato e ha trovato una dimensione logica nell’aggregazione di un’area che si riconosce nei valori del popolarismo europeo”.