La Sicilia perde sempre più il suo verde. Il report effettuato da Openpolis su dati Istat, fotografa nella nostra isola una situazione quantomai drammatica a causa della scarsa presenza sul territorio di parchi urbani, giardini scolastici, verde attrezzato e aree sportive all’aperto. Dall’ultimo rapporto, l’Atlante delle foreste, redatto da Legambiente e dall’associazione Azzero CO2, la Sicilia non sembra uscirne molto bene. Alla nostra Isola è riservato infatti l’ultimo posto in classifica tra le regioni d’Italia riguardo all’impiego dei fondi Pnrr per la riforestazione e per la messa a dimora di nuovi alberi sul territorio. Nella stragrande maggioranza dei casi questi soldi pubblici non risultano infatti ancora investiti.
Il problema dell’espansione edilizia
A causa di una cementificazione costante che non sembra smettere di fare il suo corso, le province siciliane continuano a soffrire la mancanza di un “respiro verde” nelle proprie città. Secondo i dati forniti da Arpa Sicilia, nel 2021, sono stati coperti artificialmente 487 ettari di terreno.
La Sicilia risulta quindi essere la settima tra le regioni d’Italia per consumo di suolo. Un fenomeno che, come sottolineato dalla stessa Arpa, diviene decisamente più pericoloso quando avviene nelle vicinanze di fiumi e corsi d’acqua in generale, perché si impermeabilizza il suolo impedendo il loro naturale deflusso.
I dati di Legambiente
Secondo l’ultimo report l’Atlante delle foreste, nelle tre maggiori province siciliane di Palermo, Catania e Messina sono stati ammessi a finanziamento rispettivamente 216, 118 e 447 ettari di superficie, con investimenti che superano i 15 milioni di euro. Per la provincia di Palermo sono stati destinati oltre 6,8 milioni di euro. Per Catania, 5 milioni di euro e per quella di Messina, per l’appunto, quasi 16 milioni di euro, al fine di piantare circa 447mila piante. Da sottolineare però come nella provincia di Messina non risulti alcun progetto all’attivo, poiché ancora alla fase dello studio di fattibilità. Tra le cause che hanno determinato questo rallentamento del piano di forestazione si aggiunge un problema altrettanto rilevante: non ci sono alberi da piantare per via della sempre più scarsa disponibilità nei vivai forestali di piante da mettere a dimora. Da notare come in Sicilia, nel 2019, la nostra Isola abbia prodotto un numero maggiore di piante soltanto rispetto alle regioni come Lazio, Valle d’Aosta, Toscana, Abruzzo e Marche.
Perché investire sulla riforestazione urbana?
Negli ultimi anni la cronaca giornaliera è stata invasa da “incidenti” climatici quali incendi, alluvioni e lunghi periodi di siccità, molti dei quali hanno interessato la nostra Isola. Ma piantare degli alberi è davvero la soluzione per il cambiamento climatico? Gli alberi non sono senz’altro l’unica soluzione, ma è senza dubbio tra le strade da percorrere all’interno di un ampio piano che miri al raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali e internazionali. Il valore degli alberi è incalcolabile, superiore certamente al loro costo effettivo.
Istituire nuove aree verdi produrrebbe infatti una serie di benefici in grado di arricchire i nostri ecosistemi, fornendo quindi tutta una serie di vantaggi denominati per l’appunto “beni e servizi ecosistemici”. Occorre quindi lavorare sulla salvaguardia del patrimonio verde della nostra Isola nella speranza che questi fondi vengano effettivamente impiegati per una reale ripresa boschiva delle nostre città.