Apriamo i riti della Settimana Santa, partendo da Hora e Arbëreshëvet, Piana degli Albanesi, per scoprirne le secolari tradizioni pasquali.
La Chiesa di Piana degli Albanesi professa il rito greco-bizantino e la celebrazione della sua Settimana Santa (Java e Madhe) attrae, anno dopo anno, sempre più turisti sia italiani, che stranieri. Le celebrazioni della Pasqua bizantina (Pashkët) di Piana degli Albanesi (in provincia di Palermo) sono fra le più suggestive d’Italia; la loro solennità richiama da un lato la tradizione liturgica Ortodossa dell’Oriente Cristiano, i cui motivi religiosi sono tuttora presenti e fortemente radicati in un complesso di comuni della provincia palermitana, Contessa Entellina, Santa Cristina Gela, Mezzojuso e Palazzo Adriano, e dall’altro la storia e la cultura arbëreshë propria degli abitanti di Piana. I riti pasquali sono caratterizzati dalla solennità e dalla magnificenza delle celebrazioni che si sono tramandate nei secoli, mantenendo inalterato tutto il loro fascino.
I festeggiamenti hanno inizio la sera tra il venerdì e il sabato precedenti la Settimana santa: in questa notte si rievoca la resurrezione di Lazzaro e il Venerdì sera si tiene la “Messa dei presantificati” (Proiasmena).
La Domenica delle Palme, quest’anno il 14 aprile, con il tradizionale corteo (Rromollidhet) si ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. L’Eparca, Giorgio Demetrio Gallaro, su di un asinello, ripercorre le vie del paese dopo aver dato la benedizione alle palme presso la chiesa di San Nicola; insieme a lui un folto gruppo di donne e uomini in abiti tradizionali. Il corteo si conclude presso la Cattedrale di San Demetrio, dove viene celebrata la Divina Liturgia. Ha inizio così la Settimana Santa di Piana degli Albanesi.
Il Giovedì Santo, 18 aprile, è particolarmente suggestivo per il rito della Lavanda dei Piedi dove il Vescovo, non indossando i ricchi paramenti bizantini in quanto personificazione di Cristo, lava i piedi ai sacerdoti. In programma il Vespro e la Divina Liturgia di San Basilio il Grande.
Il Venerdì Santo, 19 aprile, si apre, alle 10,30, con la celebrazione del Vespro della Deposizione e, nel pomeriggio, con l’Ufficio dell’Epitafios Thirinos. La Passione e la morte del Cristo sono rappresentati attraverso la sacralità dei canti tipici in albanese (Vajtimet), che celebrano la Passione e la Morte del Cristo. Durante la processione viene portata l’immagine del Cristo, preceduta dal Crocifisso, che viene custodito in un’urna addobbata da fiori e il corteo, molto sentito e partecipato, prevede canti funebri accompagnati da strumenti in legno di origine bizantina che accompagnano il momento drammatico della morte di Cristo.
Nella notte del Sabato Santo, tra il 20 e il 21 aprile, con i ceri accesi, ci si avvia in processione verso il sagrato della Cattedrale. Nel trovare la porta serrata, si sentirà il Papàs intimare alle potenze oscure di non ostacolare l’ingresso del corteo. Le voci, che giungono dall’interno, e rappresentano il maligno, vinte dalla forza di Dio non potranno impedire che la porta si spalanchi e che il corteo entri in chiesa intonando “Cristo è risorto”, in greco “Christós anésti” e in albanese “Krishti u Ngjall“. Al termine della Divina Liturgia, con la chiesa illuminata a festa, il canto dell’Anástasis (Resurrezione) riecheggerà in tutto il paese.
La Santa Domenica di Pasqua, Pashkët, il 21 aprile, il Santo Velo, reliquiario tradizionale ricamato, verrà esposto ai fedeli che, alle 10,30, parteciperanno alla Divina liturgia di San Giovanni Crisostomo. La Settimana Santa si concluderà con il Pontificale della Domenica di Pasqua che, celebrato dal Vescovo e dai Sacerdoti dell’Eparchia, vestiti con antichi paramenti, è il momento dedicato ai canti e alle preghiere. Il Vescovo celebra il rito sulla “sacra mensa” che, secondo l’uso greco, si innalza al centro dell’abside. La particolarità di questo rito è la lingua utilizzata: alle preghiere in greco, i fedeli rispondono coralmente in greco e intonano canti paleo bizantini per celebrare la resurrezione di Cristo. Segue la proclamazione del Vangelo in varie lingue.
Dopo il Pontificale della domenica di Pasqua, è il momento della “Sfilata in costumi tradizionali“. Circa 300 donne indossano i tipici costumi arbëreshë del ‘400 e sfilano per il corso Giorgio Kastriota in direzione della piazza principale. Gli abiti, un vero e proprio tripudio di colori, sono unici nel loro genere e catturano l’attenzione degli spettatori tale è la loro bellezza e originalità. Ogni pezzo ha la sua particolarità: c’è la cintura, i fiocchi, il velo, il copricapo, il tutto realizzato con materiali di alto livello e con lavorazioni artigianali. Il colore più diffuso è il rosso, seguito dal verde e dal viola. Da un recente censimento risulta che a Piana degli Albanesi esistono circa 800 vestiti, 500 dei quali indossati a Pasqua. Al termine del corteo, viene impartita la benedizione e successivamente vengono distribuite le uova rosse.
Le uova rosse rappresentano una tradizione secolare di Piana degli Albanesi e più in generale di tutte le comunità orientali di rito greco-bizantino e ortodosso. Il loro significato è profondo: esse esprimono la vita, la fertilità e la Resurrezione del Cristo. Preparate il Sabato Santo dalle famiglie del paese, vengono distribuite ai fedeli e ai turisti la domenica di Pasqua, dopo la sfilata degli abiti, e sono utilizzate, anche, per decorare i Panaret, ovvero i Pani di Pasqua.
PROGRAMMA
Venerdì 12 aprile
Alle 18,30 – Cattedrale di San Demetrio
Projasmena (Messa dei presantificati)
Alle 21
Canto tradizionale della Resurrezione di Lazzaro per le vie del paese
Sabato 13 aprile
Alle 18,30 – Cattedrale di San Demetrio
Vespro della Domenica delle Palme
Domenica 14 aprile
Alle 10,30 – Chiesa San Nicola
Benedizione delle Palme e Processione
Alle 11 – Cattedrale di San Demetrio
Solenne Pontificale in rito greco-bizantino
Giovedì 18 aprile
Alle 10,30 – Cattedrale di San Demetrio
Vespro e Liturgia di San Basilio il Grande – Ufficio della Lavanda dei piedi
Alle 17
Visita ai Sepolcri presso le Chiese di Piana degli Albanesi
Alle 18 – Cattedrale di San Demetrio
Akolouthia ton pathon – Ufficio della Passione
Alle 21 – Cattedrale di San Demetrio
Canto del Simeron Kremate
Venerdì 19 aprile
Grande e Santo Venerdì
Alle 10,30 – Cattedrale di San Demetrio
Ufficio delle Grandi e Regali Ore
Alle 11,30 – Cattedrale di San Demetrio
Vespro della Deposizione
Alle 18 – Cattedrale di San Demetrio
Ufficio dell’Epitafios Thirinos
Alle 20,30
Processione per le vie del paese
Sabato 20 aprile
Grande e Santo Sabato
Alle 10,30 – Cattedrale di San Demetrio
Vespro Liturgia di San Basilio e Battesimi
Alle 24 – Cattedrale di San Demetrio
Orthos di Pasqua Ufficio della Resurrezione e Divina Liturgia
Domenica 21 aprile
Pasqua
Alle 10,30 – Cattedrale di San Demetrio
Solenne Pontificale
Alle 12,30
Sfilata delle donne in costume tradizionale lungo il corso Kastriota
Alle 13 – Piazza Vittorio Emanuele
Benedizione e distribuzione uova rosse e sorteggio del Brezi, principale ornamento del costume femminile, una cintura in argento formata da placche congiunte al centro da una borchia intagliata a mano e che raffigura soggetti religiosi, soprattutto Santi protettori di Piana.
Chiudiamo con l’inno di Christos Anesti, cantato in occasione della Pasqua che celebra il momento della risurrezione di Cristo: “Christòs anèsti ek nekròn, thanàto thànaton patìsas. Kiè tìs en tìs mnìmasi zoìn charisàmenos. Krishti u ngjallë nga të vdekruit, me vdekjen shkeli vdekjen ethe atyre çë ishin ndër varret jetën i dha”. Cristo è risorto dai morti e con la sua morte ha calpestato la morte, dando la vita ai giacenti nei sepolcri“.