La Lega si riorganizza in Sicilia. E’ stato presentato questa mattina a Palermo, presso Hotel Giardino Inglese di via Libertà, il nuovo assetto dei dipartimenti regionali del partito. Ad illustrare la nuova pianta organica del Carroccio nell’Isola c’erano il coordinatore nazionale dei dipartimenti Armando Siri, il senatore e segretario regionale Nino Germanà e il coordinatore regionale dei dipartimenti Giovanni Cafeo.
Figuccia su asse con la DC: “Alleanza solida”
Una presentazione alla quale hanno partecipato diversi esponenti di punta del partito. Fra questi il deputato regionale Vincenzo Figuccia. L’esponente di Sala d’Ercole si è soffermato in particolare sui temi prioritari per la Lega in Sicilia, a cominciare dalla questione “sicurezza“. “E’ un tema che ci sta a cuore. Serve una pianificazione che consente di coordinare da vicino le forze dell’ordine, in modo da poter programmare le attività della vita quotidiana. Questo sia nei piccoli centri che nelle grandi aree urbana“.
La riorganizzazione arriva a pochi giorni da un altro fatto importante per il partito di Matteo Salvini, ovvero il nuovo asse territoriale con la Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro. Un patto, quello con l’ex balena bianca siciliana, salutato con favore dallo stesso Figuccia. “E’ un’alleanza solida, che sta andando avanti e che ci consente di strutturarci nel territori con piani strategici simili alle esperienze della Valle d’Aosta o in Sardegna. Ciò ci permetterà non solo di approfondire i temi che interessano ai siciliani ma anche di avere una capacità di radicamento territoriale comune per comune“.
Siri: “Ponte sullo Stretto chiave per sviluppo”
Sul fronte dei dipartimenti è Armando Siri, ex parlamentare e coordinatore nazionale di settore della Lega, a chiarire quali devono essere le linee guida da seguire per i rappresentanti dei dipartimenti siciliani. “La Lega è il più antico partito dell’emiciclo parlamentare. Ha una forte organizzazione basato sui dipartimenti, il terminale ultimo di collegamento fra i rappresentanti parlamentare e i cittadini. Abbiamo bisogno di dare l’opportunità ai siciliani di rimanere qui con la dignità di chi sta in un territorio con una storia meravigliosa e che deve avere un futuro all’insegna del lavoro“.
E, proprio a proposito di lavoro, Siri ribadisce l’importanza di insistere sulla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. “Al di là di sigle e nomi, contano i contenuti. Abbiamo come priorità il lavoro e lo sviluppo. Questo territorio merita di tornare al centro della scena italiana ed europea. Lo può fare anche attraverso il ponte sullo Stretto. Un’opera che significa sviluppo, lavoro e possibilità di connessione in un mondo sempre più globale ma nel quale è importante mantenere le proprie radici“.