L’Amministrazione comunale ha consegnato alcuni locali dell’ex abitazione del boss Rosario Lo Bue allo Iacp – Istituto Autonomo Case Popolari, che avrà così una sua sede nel bene confiscato e affidato al Comune di Corleone, nel palermitano. Gli uffici saranno aperti due volte alla settimana, il lunedì e il mercoledi’ dalle 8.30 alle 15.15 e potranno accedervi non soltanto i cittadini corleonesi, ma anche quelli dei paesi circostanti.
Nella struttura di via Salvatore Aldisio, che attualmente ospita il Consorzio Sviluppo e Legalità e l’ufficio comunale case popolari, si alterneranno due dipendenti dello Iacp.
Il Comune ha messo a disposizione due stanze al secondo piano della palazzina, dove abitavano i familiari del boss Lo Bue.
L’abitazione è stata sgomberata a giugno del 2017, in seguito ad un provvedimento dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati. E’ stata quindi affidata all’amministrazione comunale per fini istituzionali. Un messaggio di saluto è stato inviato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone: “Il Governo Musumeci ha spinto sull’acceleratore di un’iniziativa che coniuga l’efficientamento della macchina amministrativa alla lotta per la legalità. A Corleone, adesso, in un bene confiscato trova spazio l’Iacp di Palermo attraverso un’articolazione periferica che viene incontro alle esigenze dei cittadini e del territorio. Iniziamo così a raccogliere i corposi frutti dell’inversione di tendenza voluta dalla Regione negli Iacp, dove sotto la regia dell’assessorato alle Infrastrutture si fa strada una gestione virtuosa e ordinata“.