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“Siciliano per cultura” è l’ultimo libro, edito da Bonanno Editore, di Fabio Granata, disponibile da qualche giorno in tutte le librerie.
Come ci racconta nella video intervista Granata, assessore alla Cultura e al Patrimonio Unesco di Siracusa, Siciliano per cultura è il racconto appassionato di una esperienza di Governo sul Patrimonio materiale e immateriale della Sicilia, attraverso lo sguardo consapevole di una comunità di “siciliani per cultura” che lo affiancarono in una stagione particolarmente feconda.
Stiamo parlando degli anni che vanno dal 2000 al 2006.
Il libro, una disamina attenta e puntuale sul tema, è suddiviso in alcuni capitali che toccano la Sicilia in generale e poi il SudEst, Siracusa, il Patrimonio Unesco, la tutela della Bellezza e del Paesaggio come Stella Polare, in una chiave di lettura originale e controcorrente della Autonomia Siciliana sulla governance dell’Heritage.
L’obiettivo, tra gli altri, anche quello di favorire la presa di coscienza dei siciliani nei riguardi della valorizzazione, promozione e del rispetto di questi beni. Citando Goethe, uno dei tanti viaggiatori stranieri che rimase sconvolto dalla bellezza dell’Isola: “L’eredità dei padri devi riconquistarla per possederla davvero“.
Le ultime due sezioni, infine, “Lasciti” e “Avvenire” sono di certo di buon auspicio e puntano sull’idea della rigenerazione, materiale e metaforica, urbana e non solo, dei “luoghi dell’Anima“, come li definisce lo stesso Granata.
Fabio Granata vive a Ortigia; è stato parlamentare nazionale e Vicepresidente della Commissione Antimafia e Vicepresidente della Regione Siciliana, assessore ai Beni culturali, al Turismo e alla Pubblica istruzione.
Protagonista di battaglie ambientali e culturali, ha innovato la legislazione regionale siciliana istituendo la Soprintendenza del mare, il sistema dei parchi archeologici e il piano paesaggistico regionale. Artefice dei riconoscimenti Unesco del Val di Noto e di Siracusa-Pantalica, ha ideato il Distretto del Sudest.