L‘Ics G.E. Nuccio, nel quartiere Albergheria-Ballarò, ha abbracciato un forte impegno sociale e si spende nell’educazione dei propri studenti finalizzata a farne dei cittadini consapevoli. In particolar modo, la scuola diretta dall’ingegnere Andrea Tommaselli, ha sviluppato il percorso di “Cittadinanza Attiva e Legalità“. Un progetto, portato avanti con la collaborazione del Questore di Palermo Leopoldo Laricchia, già iniziato dall’a.s. 2019/2020, che tiene in considerazione le necessità del territorio, dando vita a diverse iniziative.
“Cittadinanza Attiva e Legalità- ha dichiarato il preside Tommaselli – è un mega progetto con tutta una serie di azioni“. E la sinergia molto forte con la Polizia di Stato ha fatto sì che la Questura di Palermo abbia omaggiato gli alunni dell’Istituto con delle uova pasquali. “Qualche giorno fa abbiamo fatto ufficialmente un incontro in questura e il questore ci ha consegnato 370 uova, facendomele recapitare a scuola, per consegnarle ai nostri bambini”.
Il dirigente ha proseguito spiegando che “si tratta di un progetto che nasce già lo scorso anno in collaborazione con l’ex Questore Renato Cortese, con un’azione sinergica tra la scuola, le realtà del territorio e la Pubblica Sicurezza. Il nostro è un territorio con un forte disagio sociale. Quindi bisogna far capire che le istituzioni non sono repressive ma che costituiscono un aiuto alla popolazione. Questo messaggio deve essere impartito, secondo me, fin dalla scuola”
Tante sono le iniziative di carattere sociale concretizzate e che ancora vengono alimentate dalla scuola. L’ingegnere Tommaselli, in tal senso, ha sottolineato che “Per ora ci stimo adoperando per il ripristino della palestra. Abbiamo una sinergia con Santa Chiara, con un progetto di supporto ai nostri alunni. Di pomeriggio la nostra scuola permette sia a persone autoctone sia a persone immigrate di completare gli studi, per potersi reinserire nel mercato del lavoro”.
In contesti sociali difficili come quello dell’Albergheria-Ballarò la scuola diventa davvero un punto di riferimento fondamentale. E ancora il dirigente “La scuola è un catalizzatore, attraverso tutta una serie di azioni volte ad educare, noi dobbiamo puntare al successo formativo degli alunni”. Un impegno a favore della comunità che vede coinvolto anche il personale scolastico “anche le maestre o i professori che abbiamo– ci tiene a precisare il preside – hanno questa vocazione, ci sono dei docenti che vivono in questa realtà da più di 20 anni e sono affezionati a questa realtà per la mission che la scuola ha“.
L’aiuto fornito dalla scuola non è rivolto soltanto a favore degli alunni ma anche delle famiglie. Infatti “a volte i genitori non hanno tante competenze per gestire i messaggi su internet e noi li aiutiamo. Abbiamo fatto anche dei progetti dove abbiamo donato dei tablet. Ma purtroppo non basta solo un computer o il tablet ma ci vuole poi la competenza per poterlo usare. Noi con il nostro personale di amministrazione, con i miei docenti riusciamo a venire incontro a tutte queste esigenze“.
L’Istituto si occupa non soltanto della formazione, culturale e civica, dei propri alunni ma guarda anche al sociale, e con grande attenzione si spende per il recupero di minorenni che già si sono macchiati di reati. “Facciamo anche un progetto sinergico – ricorda l’ingegnere Tommaselli – con il carcere minorile. Cerchiamo di far capire cosa è stata la strage di Capaci. E lo facciamo con ragazzi che sono detenuti, facendogli comprendere anche il percorso che hanno fatto. Oggi si stanno recuperando, lo scopo è quello di formare il cittadino di domani”.
In un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui la pandemia da covid-19 sta creando molti disagi, l’attenzione è rivolta anche ad aspetti sanitari. E pure su questo aspetto l’impegno del preside Tommaselli non si è fatto attendere. “Oggi abbiamo i tamponi. Poiché a Ballarò c’è qualche caso di Covid. Abbiamo sollecitato l’Usca (unità speciali di continuità assistenziali) a fare i tamponi a tutti i bambini. E verrà fatto presso il nostro Istituto. Somministrare il tampone a tutti i bambini, ci permetterà eventualmente d’individuare qualche caso positivo, possiamo bloccare sul nascere la formazione di altre situazioni, quindi la circolazione di infezioni. E i genitori hanno avallato la nostra azione”.