Domani sera, presso le sedi del Real Teatro di Santa Cecilia andrà in scena Atlante l’umano del gesto, uno spettacolo più unico che raro, un incontro tra due mondi e due visioni del mondo come quello dell’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio e quello dell’Accademia sui linguaggi del corpo del fiorentino Virgilio Sieni.
Un incontro che è un cortocircuito di forze, gesti sapienti e tradizioni che si confrontano all’interno di una città unica come Palermo; quasi a voler marcare un nuovo linguaggio possibile per costituire una comunità del gesto e riflettere sull’origine del movimento e sulla visione di un viaggio. Questa è la prima tappa di un più ampio progetto triennale che comincia adesso e che è denominato “Palermo, Arte del Gesto nel Mediterraneo. Accademia sui linguaggi del corpo e l’opera dei pupi”.
Stasera invece si aprirà una ‘tre giorni’ dedicata ad un laboratorio per chiunque abbia interesse a sviluppare un percorso sul linguaggio del corpo, l’orario è dalle 10 alle 17. Il laboratorio sarà condotto sia da Virgilio Sieni che da Mimmo Cuticchio che lavoreranno sull’anatomia della marionetta e sulle possibilità che il corpo del danzatore ha di appropriarsi di tecniche e azioni artistiche considerate superficialmente “non umane”. I gruppi di lavoro saranno sempre in relazione l’uno con l’altro, a partire dai temi fondamentali come la relazione tra corpo e marionetta, gravità, trasmissione e tattilità. Il corpo del danzatore e della marionetta saranno per la prima volta messi in dialogo in un incontro su alcuni elementi fondamentali dello stare al mondo: camminare, sedersi, cadere, voltarsi, toccare. Gesti quotidiani e essenziali che diventano campi d’indagine, un vocabolario minimo per inoltrarsi nell’umano e nella commozione.
Virgilio Sieni ha lavorato da sempre sul corpo del danzatore ma mai sui gesti della marionetta o sui movimenti degli Opranti. Mimmo Cuticchio ha incrociato spesso altre discipline dello spettacolo, ma mai la danza. Si incontrano proprio nella Palermo di Cuticchio, città crocevia di storie, che più di altri luoghi ha praticato nel tempo l’intreccio di molti linguaggi “creando sul territorio un chiasmo di sedimentazioni e cultura capace di generare conflitti ma anche bellezza – si legge nelle note di Virgilio Sieni – che lascia apparire la presenza di un popolo e di una sapienza. Una lezione unica sulla prossemica e l’accoglienza. La scelta di Palermo per intraprendere questa impresa che guarda alla natura arcaica della città quale fonte d’energia per i linguaggi contemporanei – continua il coreografo toscano – scaturisce dai caratteri di “luccicanza” e dai “bagliori” di vissuto che emergono con forza dalla natura del territorio”.
Il progetto avrà una prospettiva di sviluppo articolato tra il 2016 e il 2018 in un’ipotesi di “condivisione di percorso” con gli abitanti della città ed è realizzato grazie alla collaborazione della Compagnia Virgilio Sieni, della Compagnia Figli d’Arte Cuticchio, del Teatro Garibaldi di Palermo alla Kalsa e con il patrocinio del Comune di Palermo e dell’Assessorato alla Cultura. Domani l’ingresso sarà libero ma su prenotazione obbligatoria tel. 091323400 – mail: pupi@figlidartecuticchio.com