Condividi
L'analisi

L’insostenibile leggerezza della preferenza

mercoledì 12 Giugno 2024
Maurizio Scaglione

Finite le elezioni europee iniziano le analisi sul voto. Adesso verranno fuori, come i “babbaluci” dopo la pioggia, flotte di analisti pronti a dire la loro con il puntiglio del so tutto io. E avanti con dietrologie, dietro le quinte, accordi, tranelli, imboscate. Ma andiamo con ordine sugli eletti siciliani.

La prima critica, aspra e agguerrita, sarà sul genere. Avete eletto solo otto uomini, nessuna donna. Ancora una volta questi maschi imperialisti. Queste elezioni nella circoscrizione isole sono state la chiara dimostrazione di quanto sia inutile e fasulla l’alternanza di genere. Imporre per legge la scelta di alcune candidature non è mai un corretto esercizio democratico e comunque come è palese non serve.

Secondo questo principio dopo l’alternanza di genere (e perché solo uomo e donna?), cosa si inventeranno questi grandi statisti dell’uguaglianza per fare eleggere anche i giovani? Potrebbero fare l’alternanza generazionale, obbligando le candidature per fascia di età. La lista potrebbe essere composta dal 10% dei candidati entro i 30 anni, un altro 30% tra i trenta e quaranta e così via. Ma un momento, come la mettiamo con l’alternanza geografica? Detto e fatto, 33, 33 e 33 tra Sicilia occidentale, centro e orientale. Ma non finisce qui. Mettiamoci pure l’alternanza scolare. Un buon 25% ciascuno di candidati con la quinta elementare, licenza media, superiore e laurea. E potremmo continuare, sembra un gioco ma, purtroppo, per alcuni illustri statisti è cosa seria.

Mi permetto di ricordare ai sostenitori dell’alternanza di genere che ad oggi i due partiti maggiori sono guidati da due donne Meloni e Schlein semplicemente con democratiche consultazioni. Il genere qualunque esso sia non si impone per legge o con forzature da misere tutele, ma con processi culturali, di formazione politica e soprattutto di consapevolezza e tutela delle idee senza titubanze o compromessi. E ciò vale per entrambi i generi. Poi fatemi capire, se gli eletti in grande maggioranza sono di genere maschile e la maggioranza degli elettori è di genere femminile, perché le donne votano gli uomini?

Altra riflessione, la preferenza favorisce gli ambienti dei poteri economici e illeciti? Non mi sembra che da quando è stata tolta la preferenza a favore dei nominati in politica siamo circondati da santi e benefattori. La politica è lo specchio della nostra società con le relative presenze di persone perbene e altre da dimenticare. Da quando esistono i nominati con liste o nominativi bloccati abbiamo visto solo un crollo del nostro potere di scelta democratico che, per legge, è stato trasferito alle segreterie regionali e nazionali dei partiti e delle lobby. Quindi il grande risultato è stato di passare dai signori delle tessere ai signori dei poteri politici centrali. Loro scelgono per noi. Con la preferenza i cittadini potevano sbagliare anche la scelta ma almeno in quel momento si sentivano liberi, adesso qualcuno sbaglia per noi. Bel guadagno per i cittadini…

Ma vi siete chiesti perché una nuova legge elettorale che preveda la libera scelta del candidato da parte dei cittadini non è all’ordine del giorno di nessun partito? Avete mai visto un tacchino che festeggia il Natale? Su questo argomento vedo tutti gli schieramenti politici concordi. Non parliamone e teniamoci stretto il potere di imporre i nostri candidati nelle liste bloccate. I vari governi non hanno fatto nulla, e le opposizioni comprese le attuali non fanno lotte o barricate per ridare questo sacrosanto diritto agli elettori. I capi partito nelle loro segreterie centrali vogliono continuare a scegliersi i loro compagni di viaggio alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica, molti dei quali sconosciuti agli elettori, ma ben noti ai loro designatori spesso più per accondiscendenza e sudditanza che chissà per quali misteriose qualità o curriculum.

Da qui, in ultimo, il tema dell’astensionismo. Valgono le considerazioni fatte prima. Gli elettori, i cittadini non vogliono più essere confinati al triste rito di mettere una ‘X’ su qualcosa scelto da altri poteri. Ad oggi siamo obbligati a condividere le scelte di una oligarchia politica di destra, centro e sinistra. Ci trattano come degli analfabeti che non sapendo scrivere metto la ‘X’ al posto della firma. Così l’unico modo che ha l’elettore per manifestare il dissenso verso questa dittatura elettorale è l’astensionismo che rappresenta, questa si, una libera scelta. Quindi viva la preferenza secca, senza condizioni, limiti, restrizioni e compromessi. Chi lo desidera si candidi nel partito che ritiene coerente con i propri ideali, ed i cittadini liberi di scegliere il proprio candidato scrivendone nome e cognome ritorneranno alle urne in massa. Poi se sceglieranno bene o male lo valuteranno dai risultati e se dovessero scegliere di votare un loro amico o parente , almeno avranno votato un loro amico o un loro parente e non quello di qualche capo politico.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Crack a Palermo, Alessandro: “La droga fa parte del nostro contesto sociale. Prima lo accettiamo, meglio la combattiamo” CLICCA PER IL VIDEO

Il racconto di Alessandro a ilSicilia.it, una storia di dipendenza e riscatto, la testimonianza preziosa di un 24enne su come sia possibile uscire dal tunnel della droga e ritrovare la speranza a Palermo.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.