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diritto di prelazione fino al  29 ottobre

Lirica e concerti al Teatro Bellini di Catania: prosegue la campagna abbonamenti 

mercoledì 26 Ottobre 2022

Libertà di scegliere la bellezza“: è  questo il motto concepito  dal sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, Giovanni Cultrera di Montesanoper identificare insieme ragione e sentimento di chi si nutre consapevolmente del bello. E non è forse la Musica una delle forme più alte dell’arte e dello spirito? Come immaginare scelta più  qualificante e gratificante di immergersi nelle note che fluttuano nella sala del teatro intitolato all’autore di Norma? Un rito di  bellezza al quadrato,  rappresentata dalla grande musica esaltata dal fruirne nel teatro più bello del mondo“.

Un patrimonio materiale e immateriale che fa la differenza, catalizzato grazie ad una programmazione di altissima qualità. E procede infatti con successo la campagna abbonamenti, sia per la stagione di opere e balletti, sia per la stagione concertistica. Per entrambe il diritto di prelazione, riservato  agli abbonati al cartellone precedente, scade il 29 ottobre. Fino ad allora è dunque  possibile rinnovare l’abbonamento e naturalmente sottoscriverne di nuovi per i posti non in prelazione. Dopo quella data si potranno stipulare abbonamenti sui posti rimasti liberi fino al giorno della  rispettive inaugurazioni: ossia entro venerdì 11 novembre per la  concertistica, mentre per  quella di opere e balletti il termine è il 26 novembre.

Abbonarsi conviene e va rimarcato che i prezzi sono rimasti invariati rispetto alla scorsa campagna abbonamenti, sia per la lirica che per la concertistica. Anzi, relativamente a quest’ultima, il Teatro  regala  un concerto sinfonico in più, sia per il Turno A che per il Turno B. Entrando nei dettagli, il Turno A comprende tutti i 19 spettacoli, al prezzo di 18 concerti se rapportato a quello passato.  E il costo dell’abbonamento non solo non è aumentato ma risulta addirittura più  conveniente: i concerti sinfonici serali salgono infatti a tredici invece che dodici, perché il Teatro ha scelto di omaggiarne uno agli abbonati. Completano il pacchetto i recital di musica da camera, che rimangono sei e saranno programmati nel pomeriggio. Il Turno B è  per chi preferisce le repliche pomeridiane dei tredici concerti sinfonici, sempre senza alcun aumento, e quindi al prezzo di dodici se rapportato al passato. Il Turno B non prevede i recital, ma è  possibile integrarli nel pacchetto.

Da questa stagione è infatti attiva una terza opzione: un’innovazione che consente di abbonarsi soltanto ai sei recital se si predilige la musica cameristica, oppure aggiungerli al pacchetto del Turno B. Ecco,  per maggiore chiarezza, il prospetto dei prezzi: Turno A da 145 a 380 euro; Turno B da 85 a 220 euro; Recital da 40 a 110 euro.

I due cartelloni sono stati impaginati dal  direttore artistico Fabrizio Maria Carminati, bacchetta di chiara fama, che ha dosato la fusion di melodramma e danza, sinfonica e cameristica, con incursioni nel jazz e nella prosa. Si confermano così l’impegno e dell’eccellenza di un’istituzione  che, grazie all’azione di una gerenza illuminata e all’impegno dei lavoratori, a partire dalla fine del 2019 ha conquistato il gradimento dell’utenza con ripetuti sold out. Allo stesso tempo è  cresciuto nella considerazione della critica, sottolineata con la vittoria agli International Classical Music Awards per l’incisione del Pirata di Vincenzo Bellini, genius loci al quale l’ente è intitolato, e di cui è fervente testimonial nel mondo. Come evidenzia il commissario straordinario Daniela Lo Cascio: “È  degno di rilievo che i prezzi di biglietti e abbonamenti restino invariati, pur  essendo tra i più bassi della penisola. Si è voluto così esprimere vicinanza alla popolazione provata anche finanziariamente dall’emergenza sanitaria. è la testimonianza che la nostra mission si rivela culturale prima che economica, e consiste nella priorità  di divulgare la musica e non negare ai meno abbienti la gioia di fruirne“.

E accanto ad artisti ospiti di prima grandezza. sa come far spiccare il valore delle proprie maestranze: l’orchestra, il coro istruito da Luigi Petrozziello, tecnici e amministrativi.

E veniamo alla programmazione. Per la Stagione di Opere e Balletti 2022-23. lo schema del cartellone comprende cinque titoli operistici e due balletti. S’inaugura con La bohème di Giacomo Puccini, protagonisti Valeria Sepe (Mimì), Jessica Nuccio (Musetta), Giorgio Berrugi (Rodolfo). Sul podio Fabrizio Maria Carminati. L’allestimento del Teatro Massimo di Palermo porta la regia di Mario Pontiggia, con le scene di Antonella Conte e i costumi di Francesco Zito (dal 26 novembre al 4 dicembre 2022).

Il Teatro Massimo Bellini prepara a sua volta  un nuovo allestimento per Le nozze di Figaro, che vedranno sul palco Desirée Rancatore (Contessa d’Almaviva), Luca Bruno (Conte d’Almaviva), Gabriele Sagona (Figaro), Cristin Arsenova (Susanna). Dirige Beatrice Venezi, la regia è di Michele Mirabella che si avvale delle scene e i costumi di Cappellini/Licheri (dal 25 febbraio al 5 marzo 2023). Il capolavoro mozartiano sarà inoltre  al centro del progetto rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Gli studenti assisteranno a spettacoli diurni, concepiti per una versione ridotta ai numeri musicali  più famosi, uniti da  un raccordo narrativo, con Giulio Plotino direttore e Gino Astorina voce recitante (dall’1 al 4 marzo).

Un altro nuovo allestimento è  quello che il Bellini appronta per Adriana Lecouvreur‌  di Francesco Cilea, con Rebeka Lokar (nel ruolo del titolo), Anastasia Boldyreva (Principessa di Bouillon), Devid Cecconi (Michonnet). Dirige Fabrizio Maria Carminati, regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, scene di Leila Fteita e costumi di Nicoletta Ciccolini (dal 25 marzo al 2 aprile).

Dopo oltre quarant’anni sul palcoscenico del Sada ritorna l’opéra-comique di Gaetano Donizetti La fille du régiment, con Giuliana Gianfaldoni (Marie), Francesco Demuro in staffetta con Valerio Borgioni (Tonio), Luca Galli (Sulpice), Madelyn Renée (Marquise). Dirige Giuliano. L’allestimento del Massimo di Palermo ripropone la storica regia di Franco Zeffirelli, ripresa da Marco Gandini (dal 20 al 28 ottobre).

Memorabile è del pari la regia curata da Henning Brockhaus per La traviata verdiana allestita dal Macerata Opera Festival, con le scene di Josef Svoboda e i costumi di  Giancarlo Colis. Nei ruoli principali Daniela Schillaci che si alterna con Lana Kos (Violetta), Stefan Pop (Alfredo), Franco Vassallo (Germont). Sul podio José Cura (dall’1 al 10 dicembre).

Completano il cartellone 2022-23  due capisaldi della danza  classica: Lo schiaccianoci musicato da  Čajkovskij nella rilettura coreografica del Balletto di Milano (dal 17 al 22 dicembre), e Giselle – partitura di Adam e coreografie di Coralli, Perrot, Petipa –  presentato dal. Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Bucarest, con la partecipazione dei solisti del Corpo di ballo rumeno (dal 9 al 14 maggio).

Altrettanto ricca e attraente si presenta la nuov Stagione concertistica. Cifra distintiva del cartellone  (13 concerti sinfonici e 6 recital) è la prevalenza dei programmi monografici, fin dal concerto sinfonico inaugurale  dedicato ad Hector Berlioz e diretto da Vitali Alekseenok. In locandina l’ouverture di Benvenuto Cellini e la  Sinfonia fantastica (11e12 novembre 2022).

Per il ciclo “Il teatro musicale in concerto” verranno eseguite due opere: La prima è La bohème di Ruggero Leoncavallo, un’occasione per ascoltare dal vivo una partitura meno frequentata dell’omonima pucciniana, da cui si differenzia anche sul piano narrativo, peraltro più fedele alla fonte letteraria di Murger. La vicenda delle due giovani coppie rivivrà attraverso le vociv voci di Selene Zanetti (Mimì), Samuele Simoncini (Marcello), Elena Belfiore (Musette), Francesco Vultaggio (Rodolfo). La direzione è di Fabrizio Maria Carminati (11/13 dicembre).

La seconda opera in forma di concerto, frutto di una commissione del Teatro Bellini, intenzionato a ricordare il magistrato ragazzino barbaramente assassinato dalla mafia, è Sub Tutela Dei. Per il giudice Livatino, dramma lirico in un atto, musica di Matteo Musumeci, testi di Vincenzo Vitale. Sul podio Aldo Sisillo. Cantano Francesca Dotto soprano, Anastasia Boldyreva mezzosoprano, Scotto Di Luzio tenore, Franco Vassallo baritono, Gaetano Aronica voce recitante (20/21 gennaio)

Due anche gli appuntamenti con “Il sacro in concerto”. Il primo è con la Messa da Requiem per soli, coro e orchestra di Giuseppe Verdi, che viene eseguita in memoria del maestro Gianluigi Gelmetti, a lungo direttore principale del Teatro Massimo Bellini.  Solisti vocali Leyla Martinucci soprano, Ketevan Kemoklidze mezzosoprano,  Samuele Simoncini tenore, George Andguladze basso, Eckehard Stier direttore (13/14 gennaio 2023).

Il secondo è con Georg Friedrich Händel e il suo Messiah, oratorio in tre parti per soli, coro e orchestra, con Matteo Falcier tenore, Elisa Verzier soprano, Ilaria Ribezzi mezzosoprano, Cristian Senn baritono, Markus Bosch direttore (7/8 aprile).

A Johannes Brahms  è dedicato la soirée  musicale che accosta il Concerto n. 1 in re minore per pianoforte e orchestra op. 15 e la  Sinfonia n. 4 in mi minore per orchestra op. 98. Con Ilia Kim pianoforte solista e Mārtiņö Ozoliņö direttore (27/28 gennaio).

Su Ottorino Respighi è il focus del concerto diretto da Fabrizio Maria Carminati che prevede Vetrate di chiesa,  Impressioni brasiliane, I pini di Roma (15/16 aprile).

Tra i dedicatari non poteva mancare  Ludwig van Beethoven con jl Triplo concerto in do maggiore per pianoforte, violino e violoncello, op. 56 (Alberto Ferro pianoforte, Vito Imperato violino, Andrea Waccher violoncello) e la Sinfonia n. 7 in la maggiore, op. 92; Alvise Casellati direttore (21/22 aprile).

In programma  anche un Concerto sinfonico di musica popolare, con Luciano Maria Serra direttore e arrangiatore e i solisti Mario Venuti, Rita Botto, Alfio Antico, I Lautari, Mario Incudine, Cesare Basile, Eleonora Bordonaro (10/11 marzo).

Più variegati i quattro  concerti sinfonici finali. Lukas Foss con Elegia per Anna Frank e  Dmitrievič Šostakovič con la Sinfonia n. 7 in do maggiore “Leningrado”, op. 60 sono i protagonisti del concerto sinfonico diretto da Eckehard Stier (29/30 aprile).

Un trittico di compositori,  Claude Debussy (La mer, tre schizzi sinfonici per orchestra, L 111), Joe Schittino (Dalle 10.35 alle 10.50 sur la mer, in prima esecuzione assoluta) e Modest Musorgskij (Quadri di un’esposizione. orchestrazione di Maurice Ravel), compone il programma direttovda Antonino Fogliani direttore  (19/20 maggio).

Un’altra triade, affidata alla direzione di Jordi Bernàcer, da vita al programma più variegato: Aleksandr Borodin con il poema sinfonico Nelle steppe dell’Asia Centrale, Le danze polovesiane da  Il principe Igor; ancora Musorgskij con Una notte sul Monte Calvo, infine Leonard Bernstein con Chichester psalms e la suite da West Side Story (26/27 maggio).

Ancora un terzetto di compositori per il  Concerto sinfonico di chiusura: Sergej  Rachmaninov con il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra, Manuel de Falla con Sombrero des tres picos – suites n.1 e n. 2,  Maurice Ravel con Boléro. Al pianoforte Dmitry Shishkin, Pablo Mielgo direttore (9/10 giugno).

Sei i recital che prevedono le performance di  Anne Ducros e la HJO Jazz Orchestra (15 gennaio), del pianista Alexander Gajiev (29 gennaio), Le stagioni di Vivaldi e Piazzolla con Marco Serino, direttore e violino solista (7 febbraio), il duo Uto Ughi violino e Francesco Nicolosi pianoforte (28 maggio), La grande Opera in Jazz con Danilo Rea al  pianoforte (4 giugno). Tra musica e prosa  si colloca La traviata sono io di Filippo Arriva, con Alessio Boni voce recitante; le musiche originali per due pianoforti di Marco Salvio, dall’opera omonima di Giuseppe Verdi, (21 maggio).

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