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Liste d’attesa infinite in Sicilia: al via il Piano per smaltire oltre 280mila prestazioni

giovedì 27 Luglio 2023
ricetta medica
Sono tanti i cittadini che dal 2021 aspettano ancora di esser visitati da specialisti o di esser chiamati perché in attesa di un intervento. Ma da oggi la Sicilia sembra dare una scossa all’incredula situazione creata dalla pandemia.
E’ stato approvato il documento predisposto dall’assessorato della Salute che delinea una strategia di intervento per smaltire nel più breve tempo possibile le prestazioni in sospeso.
Ma all’opera non saranno solo le strutture pubbliche, ma anche quelle private convenzionate dal sistema sanitario pubblico e le risorse finanziarie messe a disposizione ammontano complessivamente a 48,5 milioni di euro.
“Col piano – spiega l’assessore alla Salute, Giovanna Voloriusciremo a rimetterci al passo con l’erogazione delle prestazioni, rallentati dal Covid, ma anche, a regime, a implementare un sistema che consentirà di non ritrovarci più in situazioni simili”.
Alla base del piano vi sono strumenti informatici innovativi ad hoc per la bonifica e la gestione delle liste d’attesa e la definizione di una nuova struttura organizzativa. Quest’ultima si basa su tre livelli:
  • la costituzione di reti aziendali per il recupero delle prestazioni;
  • l’istituzione di Osservatori per il recupero delle prestazioni di area metropolitana, uno ciascuno per le province di Palermo, Catania e Messina;
  • la creazione di un Osservatorio regionale di recupero delle prestazioni, che monitorerà l’avanzamento del Piano e che sarà guidato dal dirigente della Pianificazione strategica.
In merito alla collaborazione con i privati è intervenuto il dirigente generale del dipartimenti per la Pianificazione strategica e, Salvatore Iacolino. “Con le strutture private abbiamo trovato un accordo che abbatte del 10% le tariffe relative ai rimborsi per i ricoveri chirurgici. Un primo passo per lo sfoltimento delle liste d’attesa e un tassello fondamentale per la realizzazione di una nuova sanità”.

I numeri

Il piano prevede di recuperare nel più breve tempo possibile, entro il 31 dicembre 2023, le prestazioni di ricovero e ambulatoriali prenotate fino al 31 dicembre 2021 e non ancora erogate o sospese a causa delle restrizioni del periodo di pandemia da Covid-19. Una volta recuperate queste ultime, si passerà al 2022.
In totale, le prestazioni ancora da smaltire ammontano complessivamente a 39.506 (ricovero) e 241.841 (ambulatoriali).
Per farlo, la regione mette in campo 48.506.769 di euro, di cui 19.044.608 di euro ex articolo 29 D.L. 104/2020, quali somme già assegnate per il recupero delle liste di attesa e non ancora utilizzate; 29.462.761 di euro ex articolo 4 comma 9 septies e octies del D.L. 198/2022 pari allo 0,3% del finanziamento indistinto per l’anno 2023. Tendenzialmente, è stato spiegato, si prevede di assegnare una quota pari al 50% delle risorse finanziarie alle strutture pubbliche e la rimanente quota alle strutture private accreditate e contrattualizzate.
Superata la fase dello sfoltimento, proseguiremo con un sistema più efficiente per le prenotazioni e le erogazioni, per garantire ai siciliani l’inalienabile diritto alla tutela della salute e soprattutto in tempi ragionevoli.
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