“Le notizie che continuano ad arrivare in ordine ai tempi di attesa della sanità in provincia di Agrigento destano qualche legittima preoccupazione. L’ultima è relativa a due prenotazioni richieste da un paziente proprio qualche giorno fa. Il bollettino, purtroppo, non ammette interpretazioni: 55 giorni per una visita chirurgica generale e 200 giorni per una colonscopia, a fronte di una prescrizione medica, per entrambe le prestazioni, di 72 ore. Questo è solo un esempio, l’ultimo in ordine di tempo, ma potrei citare decine di telefonate dello stesso tenore che lamentano tempi d’attesa lunghi e tanti disservizi. Il recente annuncio sull’azzeramento delle liste d’attesa, il cui dato probabilmente è semplicemente frutto di certi tecnicismi contabili dell’Asp, aveva suscitato più di qualche perplessità. Agli annunci, sui quali andremo doverosamente fino in fondo, devono seguire i fatti e i fatti fanno inevitabilmente i conti con la realtà. La realtà quotidiana, purtroppo, testimonia una sanità agrigentina diversa da come viene invece raccontata. Una sanità che, è una percezione diffusa, mette a rischio il sacrosanto diritto alla salute e alle cure in tempi certi. Cosa sta succedendo? I motivi di preoccupazione sono concreti e richiedono iniziative e soluzioni efficaci“. A dichiararlo il capogruppo della Democrazia Cristiana all’Ars Carmelo Pace.
“Mi auguro – ha concluso Pace – che il prezioso lavoro dei medici e degli operatori socio-sanitari, ai quali è doveroso continuare a rivolgere un sentito ringraziamento, possa sopperire in qualche modo ai ritardi e alle inefficienze che i cittadini lamentano in ordine alla gestione. Le criticità vanno analizzate e risolte in un’ottica di sistema con interventi efficaci sui tempi d’attesa, migliorando i servizi ai cittadini e offrendo risposte credibili“.