L’emergenza torrenti continua a tenere banco e sulla questione il parlamentare regionale Danilo Lo Giudice evidenzia che “la colpa non sarebbe la carenza di fondi, bensì l’applicazione “ciecamente burocratica” della normativa sulla tutela ambientale”.
Il sindaco di Santa Teresa Riva, nella qualità di deputato regionale del Movimento Sicilia Vera, è intervenuto all’Assemblea regionale per sollecitare il Presidente della Regione ad attivarsi con estrema urgenza per la semplificazione burocratica delle procedure. “Una volta i torrenti li svuotavano noi amministratori dei Comuni e lo facevamo con pala e carriola, insieme alle imprese e tutto avveniva subito e in modo rapido, oggi le normative sono cambiati e i tempi sono troppo lunghi, mentre le tragedie arrivano e non attendono la burocrazia”: la richiesta di Lo Giudice è quella di escludere, con una direttiva assessoriale o presidenziale, le opere di svuotamento dei corsi d’acqua dalle valutazioni di impatto ambientale.
“Per poter intervenire per la rimozione dei detriti – spiega Lo Giudice – spesso viene richiesta la verifica di assoggettabilità per la V.I.A. – Valutazione di Impatto Ambientale se non addirittura la “caratterizzazione” dei sedimenti dei quali se ne conosce la qualità, quindi, oltre che spendere soldi per tutti i passaggi burocratici, aspettare mesi, anche sette o otto, perché si possa procedere. Siamo solo all’inizio dell’inverno e abbiamo già registrato disastri e lutti; altre piogge arriveranno nei prossimi mesi e non possiamo farci trovare impreparati.”
“Molti dei progetti di sistemazione idraulica – spiega Lo Giudice – prevedono infatti solo la rimozione del materiale, senza opere di alcun tipo e senza modificare in alcun modo il regime idraulico, anzi ripristinando l’originale stato dei torrenti per favorire il regolare deflusso dell’acqua.
“Oggi molti torrenti sono intasati e costituiscono un pericolo gravissimo in caso di piogge abbondanti – conclude Lo Giudice -. A Musumeci chiediamo solo, ma di farlo in fretta, di non piegarsi ad una burocrazia cieca, chiediamo che gli Uffici della Regione diano una interpretazione autentica della normativa, permettendo che si possa intervenire in fretta. Abbiamo il dovere di fare interventi concreti e celeri, perché finalmente si faccia prevenzione e non si debbano più commentare tragedie”.