La sua candidatura con la Lega ha spinto il 4 marzo scorso il Carroccio al 37,25% dei voti ottenuti, cioè 320 su 886 votanti, a Graniti, piccolo comune della Valle dell’Alcantara. Numeri che fanno impressione e che hanno portato il partito di Salvini più in alto del M5s (che ha incassato solo 224 voti). La firma su questo soprendente risultato è quella di Carmelo Lo Monte, deputato originario proprio di Graniti, che è riuscito a farsi eleggere per la quarta volta – stavolta al Senato – con la scelta politica molto discussa di aderire alla Lega.
Classe 1956, Lo Monte ha militato in una lunga serie di partiti: Democrazia Cristiana, Partito Popolare Italiano, Democrazia Europea, Unione di Centro, Movimento per le Autonomie, Italia dei Valori, Centro Democratico, Partito Socialista Italiano e adesso la Lega Nord. Alle elezioni politiche del 2006 era stato eletto alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Sicilia 2, nella lista comune “Lega Nord-Movimento per le Autonomie” (frutto del cosiddetto Patto per le Autonomie), quindi alle Politiche del 2008 è stato eletto per la seconda volta alla Camera nelle liste del Movimento per le Autonomie, con il centrodestra. Nel 2013 altra candidatura e rielezione alla Camera, sempre nella circoscrizione Sicilia 2, col centrosinistra, nella lista Centro Democratico di Tabacci. Il 25 ottobre 2017, dopo un’altra esperienza nel Psi, ha aderito a Noi con Salvini, con cui è stato ora rieletto.
Lo accusano di trasformismo per i suoi numerosi “cambi di casacca” e gli rinfacciano soprattutto di aver “sposato” la Lega nel profondo Sud, ma Lo Monte non ci sta, replica e si difende dichiarandosi “orgoglioso delle scelte fatte e della rielezione”. “Tanti si sono sbizzarriti in aggettivi su di me – ha detto Lo Monte -. Io non sono un furbo e nemmeno un opportunista o uno che ha studiato la legge elettorale. Sono uno che si è dato uno scudo che ha dato lustro alla Valle dell’Alcantara. Lo scudo che mi sono dato si chiama onestà. In 22 anni di politica a certi livelli non sono mai caduto nelle tentazioni e nessuno può venire a raccontare di tentativo o azioni tendenti a razzolare come altri hanno fatto. Ho la fiducia della gente, delle persone non soltanto nella Provincia di Messina ma anche in altre zone come ad Enna”.
“Dopo tante esperienze pensavo di aver dimostrato che ho lavorato sempre in modo onesto e anche per gli assenti e non solo per me, ho dato spazio a tutti e voce alla gente. Ma ora – continua Lo Monte – si apre la stagione dove gli opportunismi e i carrierismi altrui li metteremo da parte per pensare davvero agli ultimi e al nostro territorio. Chi mi è stato vicino sa che non ho riposato nemmeno per mezz’ora e che c’è la stanchezza ma anche la volontà di fare qualcosa di importante e di utile per il territorio. Ho visto e letto cose che mi hanno amareggiato ma sono convinto che Graniti avrà la possibilità di scrivere qualche pagine di storia, non soltanto a livello regionale (dove Lo Monte è stato per tre volte assessore regionale tra il 1998 e il 2001) dove lo abbiamo già fatto, ma anche a livello nazionale”.
“Io vengo da Graniti, un paesino di mille e cinquecento abitanti, ricco di vocazioni e potenzialità e da qui faremo ripartire la buona politica e il buon governo – conclude Lo Monte -. Abbiamo un presidente della Regione con la schiena dritta che si sta occupando delle macerie ereditato e se lo aiuteremo a Roma, avremo la possibilità di aiutare i giovani e di non farli andare via. Chi ha delle idee, anzi, le tiri fuori dal cassetto e dal cervello perchè se funzioneranno certe cose, avremo la possibilità di avviare una fase di grande speranza e di tante opportunità. Non ci sono più attorno a noi le sanguisughe”.