Arriva alla stretta finale il contenzioso milionario tra il Comune di Taormina e Webuild. Le parti trattano per una composizione bonaria della vicenda e l’ex Imprepar-Impregilo, che a suo tempo ha realizzato il sistema di parcheggi e viabilità della capitale del turismo siciliano, spinge per una chiusura sulla base di una maxi-richiesta di 50 milioni di euro. La casa municipale è pronta invece a presentare adesso la sua controproposta con l’obiettivo di definire la vicenda a cifre decisamente più contenuta.
La questione viene seguita dalla Commissione Liquidatoria per il dissesto, incaricata dal Capo dello Stato, che si avvia a presentare una proposta mirata a contenere le pretese decisamente alte di Webuild. L’offerta che potrebbe essere formalizzata e quindi presentata da qui alle prossime settimane ammonterebbe a circa 23 milioni di euro.
La posizione del Comune, stando a questa soluzione, sarebbe quella di mettere un punto a questo estenuante braccio di ferro con una proposta pari in pratica al 50% delle pretese di Webuild. A questo punto bisognerà capire, nel momento in cui sarà presentata l’offerta da parte della Commissione Liquidatoria, se quindi ci sarà o meno la disponibilità da parte del colosso delle costruzioni a rivedere la propria posizione e ad “accontentarsi” di una cifra che sarebbe comunque importante.
Di fatto, la cifra che la Commissione Liquidatoria si prepara ad offrire sarebbe comunque pari all’importo che sino a qualche tempo fa chiedeva l’allora Impregilo nei confronti del Comune, quando lo scontro nei vari tribunali si è consumato sulla base di una richiesta da parte dell’impresa di circa 28 milioni di euro. A questa cifra verrebbero, in pratica, aggiunte da Webuild nella sua attuale richiesta finale ulteriori rivalutazioni.
La casa municipale aveva preso in considerazione anche l’opportunità di far valere l’esito della Commissione collaudo dei parcheggi che a suo tempo aveva relazionato sullo stato finale delle opere, prospettando in quel documento la possibilità per il Comune di Taormina di far valere un credito – in termini di richiesta danni – di circa 40 milioni nei confronti di Impregilo. Ma stando alle valutazioni dei legali della casa municipale, a quanto pare, non ci sarebbero i presupposti per vantare, nel contesto di una transazione, tale cifra adesso nei confronti di Webuild.
Si va verso il passaggio cruciale di questa lunghissima vicenda che già sembrava chiusa nel 2010, quando il Comune aveva perso in primo e secondo grado di giudizio e riuscì, invece, a ribaltare l’inerzia Cassazione, dove la Corte Suprema decise il rinvio della questione ad un nuovo processo in Corte d’Appello. E da allora si sono registrati una serie di pronunciamenti favorevoli al Comune.
Al crepuscolo del 2024 incombe uno spartiacque per il Comune, perché il lodo parcheggi è la parte più importante nel monte debitorio da circa 83 milioni che è stato quantificato dalla Commissione Liquidatoria nell’ambito del dissesto dichiarato dall’ente nel luglio 2021. Quindi, se si arriverà ad un’intesa tra le parti verrà fatto un passo importante, forse decisivo, per creare le condizioni necessarie all’uscita dal dissesto. Diversamente, invece, il rischio, per il Comune, se dovesse saltare la prospettiva di una transazione, sarebbe quello di ritrovarsi Webuild di nuovo alla porta con questa esorbitante richiesta già dopo la futura fuoriuscita dal dissesto e la questione potrebbe ricominciare a “tormentare” le casse di Palazzo dei Giurati.
Ecco perché incombe un vero e proprio il bivio, con il Comune che da una parte ha l’esigenza di chiudere questa vicenda una volta per tutte, ma dovrà verificare – allo stesso tempo – se ci saranno effettivamente le condizioni per definire il caso, tenendo conto delle pretese di Webuild che al momento restano altissime e rischiano di diventare un “salasso” per i conti di Palazzo dei Giurati.