Approvato stamani dal Consiglio Comunale di Palermo il nuovo regolamento sul “ravvedimento operoso” che sarà trasmesso al Ministero delle Finanze e pubblicato sul portale federalismofiscale.gov. Sarà operativo dall’1 gennaio 2018.
“Il regolamento – si legge in una nota del Comune – rende operative le nuove regole che permettono di sanare le violazioni per omesso o parziale versamento del tributo, oltre alle violazioni per omessa o infedele dichiarazione, fino alla scadenza dei termini previsti per l’accertamento (entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento avrebbero dovuto essere eseguiti). E’ necessario, però, che non siano stati già notificati atti di liquidazione e di accertamento dal Comune. I cittadini che non hanno pagato i tributi comunali possono regolarizzare la propria posizione tributaria beneficiando di sanzioni ridotte, eseguendo il pagamento spontaneo: del tributi dovuto; degli interessi calcolati al tasso legale annuo dal giorno il cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene eseguito; della sanzione in misura ridotta, graduata in proporzione alla tempestività dell’autocorrezione”
“Con l’approvazione del Regolamento – hanno dichiarato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore al Bilancio, Antonino Gentile – prosegue su due binari il lavoro per la lotta all’evasione e per dare ai cittadini gli strumenti per mettersi in regola riducendo le sanzioni per il pregresso. Con questo nuovo regolamento che si affianca agli strumenti già adottati, il Comune vuole ridurre il contenzioso, con un beneficio diretto per tutta la collettività'”.
“L’approvazione di questa delibera – spiega la presidente della Commissione Bilancio, Barbara Evola – allinea il Comune di Palermo agli altri comuni d’Italia e dota l’amministrazione di uno strumento efficace per proseguire le azioni di contrasto all’evasione fiscale. Il Comune, dunque, vedrà garantite entrate importanti e al contempo i cittadini e le cittadine avranno l’opportunità di regolarizzare la loro posizione con un consistente risparmio sulla mora solitamente applicata”.