La Giunta di Taormina prova ad intensificare la “caccia” ai cosiddetti “zozzoni” e punta sull’attivazione di un sistema di videosorveglianza mobile per l’accertamento degli illeciti in materia di rifiuti.
La casa municipale vuole imprimere una stretta sul fenomeno delle discariche a cielo aperto in città, fenomeno che interessa da tempo soprattutto le frazioni della località turistica ma anche alcune aree del centro, con l’esigenza quindi di contrastare gli atti di inciviltà da parte di alcuni cittadini del luogo ma anche di soggetti che si rendono autori di conferimenti selvaggi arrivando qui da altre zone.
La Polizia locale ha constatato che il fenomeno di abbandono dei rifiuti nel territorio di Taormina non è più circoscritto o limitato ad alcuni punti della città ma si sta sviluppando in termini significativi, anche a seguito dell’incremento delle presenze turistiche su tutto il territorio. “Si ritiene che per fare rispettare le superiori ordinanze in materia di rifiuti e per un’attività ispettiva in materia da parte del Corpo di Polizia locale – spiega il sindaco Cateno De Luca – vi è la necessità di una maggiore sorveglianza della città, nelle varie aree di Taormina, con una tipologia di telecamera da posizionare in dei posti ben definiti, al fine di evitare di dover individuare eventuali responsabili di abbandono dei rifiuti”.
A questo punto si sta accelerando per posizionare in fretta le telecamere e dare avvio alle attività di controllo mediante occhio elettronico e quindi concretizzare questa iniziativa è stata effettuata un’indagine di mercato e la fornitura della videosorveglianza mobile ha richiesto un impegno economico per le casse di Palazzo dei Giurati di circa 6 mila 900 euro. Sono state così assegnate le somme al Comando di Polizia locale per consentire il raggiungimento dell’obiettivo e il Comandante Daniele Lo Presti si è attivato per predisporre i relativi atti propedeutici.
Il problema delle mini-discariche, che a volte diventano dei veri e propri depositi di qualsiasi materiale possibile e immaginabile, affligge ormai da tempo la capitale del turismo siciliano, in particolare nelle frazioni. A Trappitello, la più popolosa frazione di Taormina, la zona più colpita dal’inciviltà è quella di “Santa Venera“, dove si recano spesso anche soggetti di altre località dell’hinterland che vanno a scaricare i rifiuti a poca distanza dal torrente Santa Venera. Si tratta di una potenziale “bomba ecologica” perché il rischio è che in caso di piogge il corso d’acqua possa poi trascinare via tutto quello che trova sulla propria strada.
In qualche caso, già in passato, sono stati individuati gli autori di atti di insozzamento delle strade, anche attraverso dei controlli diretti da parte del personale della Polizia locale – unitamente alla ditta incaricata del servizio di raccolta rifiuti – e si trattava di soggetti che per conto proprio ma anche nell’ambito di lavori per delle ditte, scaricavano dei materiali in delle zone periferiche della città e che sono stati poi sanzionati, con relative multa. La presenza al momento di pochi agenti di Polizia locale per via della carenza di organico che da anni affligge il Comune di Taormina, non consentirebbe però una verifica a tappeto della situazione sul territorio e così è emersa l’esigenza di dotarsi del supporto delle telecamere, da posizionare in dei punti strategici.
Un altro caso molto discusso si verifica sempre a Trappitello si registra, poi, lo stesso fenomeno increscioso all’incrocio tra la Via Francavilla e la Via Leoncavallo, lungo l’arteria in pratica più trafficata della zona, sotto gli occhi dei residenti e dei cittadini che percorrono con i mezzi la strada statale 185 e hanno modo di osservare puntualmente i rifiuti che rimangono in “bella mostra” da quelle parti, nel marciapiedi, tra l’altro a poca distanza dall’incrocio che porta all’attuale sede della scuola dell’infanzia.
Ma la questione delle discariche a cielo aperto ha interessato in alcuni casi anche il centro storico. Ecco perché l’Amministrazione vuole installare le telecamere e fare luce su questi episodi. “Tolleranza zero” è il messaggio che manda la Giunta De Luca con l’avvio del piano di videosorveglianza, attraverso le prime telecamere che verranno posizionate e che, nell’ottica di un’attuazione progressiva del piano di controllo, potranno essere seguite in una fase successiva da altri occhi elettronici.
Da un lato vi è l’obiettivo di tenere pulita la città ma dall’altro si evidenzia l’altrettanto evidente necessità di limitare episodi che rischiano poi di arrecare un danno di immagine alla città, specie in una località che vive di turismo e che si trova a dover presentare il proprio territorio in una condizione di decoro e pulizia, sia per i propri residenti che per i turisti. Il tutto si inquadra in una fase particolare, con il Comune di Taormina che si trova ad affrontare un contenzioso con la ditta della raccolta rifiuti, alla quale sono state contestate penalità per 4,8 milioni di euro. L’Amministrazione non è soddisfatta del servizio di nettezza urbana, mentre la società incaricata rivendica di aver operato nel rispetto del contratto di servizio a suo tempo firmato dopo l’aggiudicazione della gara d’appalto per l’Aro Taormina. Così questo braccio di ferro tra le parti resta più che mai d’attualità e la resa dei conti si è avviata verso le aule di tribunale.