I più attenti avranno già notato la novità che da gennaio ha interessato molto da vicino le tasche degli italiani, e dunque anche dei siciliani, che certamente non sono rimasti esclusi.
Da quest’anno cambiano infatti le esenzioni fiscali sulle bollette per la fornitura di luce e gas. Il cambio di passo è dettato dall’addio al mercato tutelato per immergersi totalmente in quello libero. La modifica, introdotta dal dl 176/2022, è scattata a gennaio per il gas mentre è slittata al primo luglio per l’elettricità.
Ma cosa cambierà per i consumatori? L’ingresso nel nuovo sistema graverà dal punto di vista finanziario o sarà una lieta boccata d’ossigeno? Vediamo dunque in cosa differisce il mercato libero dall’ormai cestinato mercato tutelato.
LE DIFFERENZE
Sostanzialmente a variare è chi stabilisce i prezzi.
Il mercato tutelato è una situazione in cui la fornitura di energia elettrica o gas ha un prezzo e un contratto definito dalle autorità nazionali e non esiste alcun tipo di concorrenza. Gli utenti pagano una tariffa aggiornata, dall’Autorità per l’energia (Arera), ogni tre mesi, per quanto concerne l’energia elettrica, o ogni mese per il gas.
Il mercato libero permette, invece, a qualsiasi società del settore di produrre, acquistare e vendere energia elettrica e gas in un regime di libera concorrenza. Una condizione, quindi, che pone i potenziali fornitori nella situazione di “farsi la guerra” tra di loro per garantire prezzi competitivi e allargare quanto più possibile il loro bacino di utenza. Vista la presenza di un’ampia concorrenza, i consumatori pagano una tariffa concordata direttamente con l’azienda privata scelta. In tale contesto il prezzo è definito durante la firma del contratto e può essere fisso nel tempo o variabile in base ad alcuni criteri.
I costi di gestione (imposte, contatore e altri) restano invariati in entrambe le situazioni.
Chiunque avesse dubbi sul tipo di gestore adottato può semplicemente controllare una delle ultime bollette ricevute, dove ogni fornitore è obbligato a riportare l’informazione, che solitamente è posta in alto a destra o a sinistra nella prima pagina, al di sotto del logo dell’azienda.
COME HANNO REAGITO I CONSUMATORI?
Come ogni novità che si rispetti, anche il passaggio al mercato libero ha destato più di qualche dubbio e sbandamento. La platea dei consumatori ha così dato il via a una lunga rincorsa verso la miglior offerta ma le informazioni non sembrano essere circolate nel modo giusto, ponendo più di qualche quesito. Il quadro attuale è stato ben descritto da Antonio Rocco, presidente di Adiconsum, l’associazione per la difesa dei consumatori.
Parecchie sono le richieste giunte agli sportelli dislocati in Sicilia. Tutte sono accumunate dalla stesso elemento: la preoccupazione. Tale stato d’animo, ha spiegato Rocco, sarebbe infatti dettato dalla “mancanza di informazioni. Per quanto riguarda l’energia il passaggio è stato rinviato e in questi mesi non cambierà nulla. Nel momento in cui avverrà ci sarà prima una fase intermedia con delle garanzie“.
In realtà il mercato libero può “diventare un’opportunità per il consumatore, a patto che il prezzo venga determinato in una condizione di libera concorrenza, che solitamente porta dei benefici anche nella riduzione delle tariffe. Preoccupa – aggiunge – l’attività di speculazione che potrebbe avvenire in un periodo di grande confusione, alimentato dalle tante chiamate che giungono alle famiglie. Ma – rassicura – non c’è motivo di avere fretta“.
Suggerimenti? “In questo momento – conclude il presidente – consigliamo ai consumatori di non affrettarsi e di attendere. Andando avanti e con l’approssimarsi della fine del mercato tutelato potrebbero presentarsi offerte più interessanti. In questo momento è giusto informarsi e documentarsi, ma prima di decidere è bene valutare ancora un po’“.
L’assistenza non manca. Sono tante le piattaforme disponibili online in aiuto dei cittadini. Consultando il Portale offerte di Arera è possibile consultare varie soluzioni in base alla località e alle necessità di consumo per single, coppie o famiglie.
I “VULNERABILI” E LA PROROGA
Tutti gli utenti dovranno passare al mercato libero, ma c’è qualche piccola eccezione. Il mercato tutelato sopravviverà nel 2024 per gli utenti vulnerabili.
A essere esclusi saranno: chi ha un’età superiore ai 75 anni; chi si trova in situazioni economiche svantaggiate; chi versa in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica o presso i quali sono presenti persone in tali condizioni; soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92; chi ha un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi o in un’isola minore non interconnessa.
E CHI NON HA ANCORA EFFETTUATO IL PASSAGGIO?
Chi non ha “rispettato le scadenze” e non ha ancora aderito al mercato libero non ha nulla di cui preoccuparsi: luce e gas non saranno staccate e la fruizione dei servizi proseguirà.
Qualora non fosse già stato sottoscritto il nuovo contratto avverrà la migrazione automatica al servizio a tutele graduali, un regime transitorio predisposto da Arera fino al 31 marzo 2027. Al titolare verrà così assegnato un rivenditore in base ad aste territoriali. Ogni area territoriale è servita da un solo fornitore, il quale può anche servire più aree contemporaneamente. Per quanto riguarda il gas il venditore applicherà la tariffa Placet in deroga, un prezzo libero a condizioni equiparate di tutela regolamentata da Arera, valida un anno.