Sono state tante le polemiche riguardo i sistemi utilizzati dalla piattaforma e-commerce Temu, che negli ultimi anni ha incassato numeri altissimi, raggiungendo le vette tra i siti online più cliccati sul web.
Nel mirino i sistemi utilizzati per consigliare i prodotti agli utenti e il mancato rispetto delle norme che impongono l’obbligo di rendere pubblici gli algoritmi adottati.
Prodotti di scarsa qualità e a prezzi stracciati, venduti con modalità discutibili e che favoriscono la dipendenza da shopping on-line. La Commissione europea, infatti, ha deciso di accendere i riflettori su questi e altri temi.
In merito all’articolo pubblicato (CLICCA QUI) l’azienda ha deciso di rispondere.
“Temu prende sul serio i suoi obblighi ai sensi della DSA, investendo continuamente per rafforzare il nostro sistema di conformità e salvaguardare gli interessi dei consumatori sulla nostra piattaforma. Collaboreremo pienamente con le autorità di regolamentazione per sostenere il nostro obiettivo comune di un mercato sicuro e affidabile per i consumatori”.
“In un contesto distinto, possiamo confermare che stiamo discutendo per aderire al “Memorandum of Understanding (MoU) sulla vendita di merci contraffatte su Internet”, un accordo volontario promosso dalla Commissione Europea. La contraffazione rappresenta una sfida per l’intero settore e riteniamo che la collaborazione sia essenziale per portare avanti i nostri obiettivi comuni di tutela dei consumatori e dei titolari dei diritti“.