Tutti conoscono l’Annunciata, il celebre dipinto realizzato nel 1476 da Antonello da Messina e custodito in esposizione permanente presso il Museo di Palazzo Abatellis a Palermo.
L’ultima trovata della Regione siciliana sarebbe quella di spedire l’opera d’arte in Kazakhistan, dove nella città di Azana, dal 10 giugno al 10 settembre, si terrà l’Expo 2017, il cui tema quest’anno è “Future energy”, ovvero energia futura, poiché l’esposizione verterà sulla necessità di produrre energie pulite per preparare il mondo del domani. Bene, intenti nobilissimi, ma la domanda che ci si pone è cosa c’entri il quadro di Antonello con tutto questo e ovviamente, la risposta è disarmante: proprio niente!
Eppure, c’è chi ha ritenuto che l’opera tardo medievale debba essere impacchettata e fatta atterrare in terra Kazaka, dove dovrebbe andare a rappresentare la Sicilia in uno degli spazi che saranno allestiti nel grande padiglione italiano. Non sappiamo di chi sia la brillante idea; quel che è certo è che qualche tempo fa sul tavolo del dirigente generale dei Beni culturali della Regione, Gaetano Pennino, è arrivata una richiesta del Dipartimento energia, spedita per conoscenza anche alla Galleria regionale di Palazzo Abatellis. E da via Alloro (dove si trova il museo), una volta ricevuta la missiva, non avevano fatto proprio i salti di gioia… Anzi.
Il tempo poi è trascorso e dell’ipotesi di inviare il quadro in Kazakhistan non se ne era più parlato. Il pericolo sembrava scampato, anche perché nel frattempo l’Annunciata è stata mandata a Taormina, per addolcire il palato artistico dei potenti del mondo riuniti al G7, dove si trova tuttora, esposta nei saloni di Palazzo Corvaja. Da qui, avrebbe dovuto far ritorno a Palermo, non prima però di una tappa intermedia al Museo Mandralisca di Cefalù. Ebbene, sembra, però, che al dipinto “qualcuno” voglia riservare un altro destino, se – come pare – è iniziato il conto alla rovescia per la sua dipartita (pardon, partenza).
Un’ipotesi, quella di spedire l’opera come un pacco postale nella ex Repubblica sovietica, che non piace proprio al direttore dell’Abatellis Sergio Aguglia (da oggi in pensione) e che rischia di lasciare Palermo e il celebre museo a bocca asciutta per tutta l’estate e cioè, proprio nel periodo di massima affluenza turistica: “Su quanto starebbe accadendo non sappiamo proprio nulla – spiega Aguglia – perché dopo quella lettera abbiamo appreso soltanto ‘boatos’ e informazioni frammentarie. Certo è che se così fosse, saremmo davanti a una decisione inopportuna, sia per la Galleria di Palazzo Abatellis che si vedrebbe sottratta di una delle sue più celebri opere d’arte, sia per Palermo”.
Aggiungiamo noi: che bisogno c’è di mandare un dipinto così importante in Kazakhistan? E’ davvero questo l’unico modo per promuovere la Sicilia all’Expo di Azana?