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L'iniziativa

L’università di Catania accoglie studenti stranieri per il programma Erasmus+. Priolo: “Sarà un’esperienza di vita”

mercoledì 28 Febbraio 2024

Un progetto quello dell’Università di Catania che favorisce l’inclusione e l’unione tra gli studenti. Un’opportunità di crescita sul piano personale, culturale e professionale. Il programma di mobilità internazionale “Erasmus+” offre a novanta studenti di diciassette diversi paesi di studiare, conoscere nuove lingue, culture e tradizioni. Gli studenti, infatti, trascorreranno il secondo semestre accademico 2023-24 analogamente ai 415 iscritti dell’Ateneo catanese che, in questo anno accademico, hanno svolto o stanno svolgendo questo percorso formativo in 24 Paesi Ue e anche extra Ue.

L’Università di Catania ha promosso sin dal suo avvio il programma Erasmus che ritiene essere uno strumento di fondamentale importanza per il processo di internazionalizzazione dell’Ateneo, per questo motivo sono state studiate strategie mirate per aumentare l’attrattiva.

Siamo orgogliosi di poter ospitare questi 90 ragazzi provenienti da tantissimi paesi europei e la loro sarà non solo un’esperienza di studio, sarà soprattutto un’esperienza di vita. In particolare l’Università di Catania oltre ad avere più di cento corsi, offre la possibilità a tutti gli studenti di poter accedere a degli impianti sportivi moderni, il Cus. Inoltre, abbiamo un programma ancora più importante, l’ Erasmus Scena che consente a questi ragazzi di integrarsi e fare teatro, una esperienza che di sicuro non dimenticheranno mai“, queste le parole di Francesco Priolo, rettore dell’università di Catania.

 

Unict ha già avviato efficaci e consolidate collaborazioni con partner sia a livello europeo che extra europeo e grazie alla sua posizione baricentrica continua a svolgere un’ intensa attività di raccordo di notevole potenzialità. Infatti, offre a studenti, professori e personale straniero la possibilità di trascorrere fino ad un anno, soprattutto da ottobre a luglio, in mobilità per motivi di studio, formazione e didattica. Proprio in questi giorni si è svolto l’Erasmus Welcome Day 2023/24, una “festa” che celebra l’avvio di questa nuova avventura, rettore e prorettrice hanno accolto e ringraziato gli studenti “per aver scelto di partecipare a questo progetto che consentirà di migliorare e perfezionare la conoscenza di una lingua straniera e anche per l’inserimento nel mondo del lavoro”. 

Tra i fiori all’occhiello abbiamo il laboratorio teatrale “Scena Erasmus”, organizzato dal Centro Universitario Teatrale in collaborazione con Europe on Scene Network, di cui è capofila l’Università di Valencia insieme alle università di Marburg (Germania), Padova, Cagliari e Catania in Italia, Pamplona (Spagna), Lodz (Polonia), Sofia (Bulgaria). Un’opportunità in più che porta ad un forte scambio culturale. E poi il Cus, che all’interno della città universitaria è l’ente che dal 1947 gestisce gli impianti sportivi promuovendo la pratica, la diffusione ed il potenziamento dell’educazione fisica e dell’attività sportiva universitaria. Luogo di aggregazione dove poter trovare la risposta alle diverse esigenze che vanno dal bisogno di scaricare la tensione, al desiderio di vero benessere e al bisogno del semplice svago e divertimento. Una sala da scherma, corsi fitness, campi di calcetto, sala pesi e campo di beach volley sono solo alcuni degli incentivi che l’attività formativa offre.

Gli studenti che vengono ospitati si trovano ad affrontare innanzitutto un fase preparatoria prima del trasferimento, sia dal punto di vista linguistico con dei “crash course“, ovvero delle lezioni online più o meno brevi, ma anche dal punto di vista culturale, con delle nozioni base sulla tradizione del posto. Tutto ciò per consentire una più semplice ambientazione degli studenti sia al programma di studio che alla vita in ateneo.

 

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