Siamo tutti esposti a una complessa miscela di deboli campi elettrici e magnetici dovuti alla generazione e al trasporto di elettricità, agli elettrodomestici, agli apparati industriali, alle telecomunicazioni (Michele Dalla Sega).
Il parere dei ricercatori in merito all’eventuale pericolosità di tali mezzi è contrastante. C’è chi dice no, c’è chi dice sì. Da un po’ di tempo si è diffuso l’uso del cellulare in vivavoce sia in macchina sia all’aperto, violando anche la privacy dell’interlocutore e mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Il cervello umano può porre l’attenzione solo a uno stimolo per volta, anche se ci sono alcune eccezioni, altrimenti rischia di distrarsi e di non svolgere bene il proprio compito. In questo caso, quello di guidare. Molti giustificano quest’uso dicendo che hanno paura delle radiazioni, ma allora dovrebbero temere altrettanto l’uso prolungato di altri apparecchi elettrici (asciugacapelli, televisore, videogiochi, etc.).
Ho intervistato passanti occasionali o che avevano seguito l’evento su facebook e ho chiesto loro cosa preferiscono usare fra auricolari e vivavoce e come si dovrebbero comportare automobilisti, motociclisti e ciclisti, secondo il Codice della Strada (vd. Art. 173) o quello interiore. Non si può arrestare il progresso, ma l’obiettivo è migliorare la qualità della vita, non distruggerla. Il bon ton che vuole prudenza, buon senso e savoirfaire, non è passato di moda. È rimasto immutato negli anni.
Vediamo cosa hanno risposto i Liberi Nobili incontrati, mentre correvo da viale Croce Rossa, dove ho la sede dello studio professionale, ai Quattro Canti e vediamo quanti hanno voluto seguirmi in questa folle corsa!
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