È scomparso nella notte per Covid il musicista sperimentale e creativo Lelio Giannetto.
La notizia viene dai social. Tanti gli amici che tra dolore, rabbia e amore riportano tutti lo stesso messaggio: “La Sicilia perde uno dei suoi figli più geniali”.
Il contrabbassista Giannetto era conosciuto in tutto il mondo non solo per la sua musica contemporanea e le sue improvvisazione tout-court, ma anche per il suo genio creativo, le sue passioni e la sua voglia di fare.
LA CARRIERA
Nel 1997 fondò la “Curva minore contemporary sound”, un’associazione per la divulgazione delle musiche innovative. L’obiettivo principale? Promuovere la confluenza e il dialogo con i più diversi linguaggi dell’arte e della vita.
Ha composto colonne sonore per il teatro, il cinema e per la danza, sviluppando anche progetti concentrati su paesaggi sonori.
Nel 2014 inaugurò il “Festival di Moers” con Bassmasse, un progetto speciale di Sebastian Gramss per 50 contrabbassi.
Giannetto è stato anche uno dei fondatori della “Sicilian Improvisers Orchestra”.
Tra le sue magnifiche composizioni le più conosciute vi sono “SOS SOUNDS OF(F) SICILY “, “risUoNA MUSICA” e “Suono Santo Subito“.
LE COLLABORAZIONI
Giannetto, oltre essersi esibito nel mondo, ha spesso collaborato con il Teatro Massimo di Palermo, la Fondazione Orestiadi di Gibellina, il Goethe-Institut Palermo, il Teatro Garibaldi di Palermo, curando alcuni dei più alternativi programmi di musica contemporanea della Sicilia.
Inoltre ha dialogato con tantissimi artisti sperimentali di tutto il mondo, come ad esempio: Gianni Gebbia, Ernst Reijseger, Pino Minafra, Carlo Actis Dato, Fred Frith, Jean-Marc Montera, Hélène Breschand, Thomas Lehn, Hans Koch, Chris Cutler, Daan Vandewalle, Edoardo Marraffa, Fabrizio Spera, Pasquale Innarella, Alessandro Librio, Frank Gratkowski, John Tilbury, Gunter baby Sommer, Barre Phillips, Joelle Leandre, Bruno Tommaso e Antonello Salis.
L’ASSESSORE SAMONÀ
“Se n’è andato un grande artista, ma soprattutto un amico. Lelio è stato uno sperimentatore, un ricercatore, un artista a tutto tondo. La sua ricerca, spaziava dalla musica alla letteratura, dalla filosofia ai nuovi linguaggi artistici“, scrive sui social l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà.
Nel post l’assessore ricorda le iniziative messe in scena in luoghi archeologici come “Cento Sicilie” e “RiEvoluzione”.
Samonà ha aggiunto inoltre che in mente avevano già “una nuova iniziativa per la prossima estate, per valorizzare aree archeologiche meno conosciute dell’entroterra siciliano”.
“Mi mancheranno le nostre telefonate nelle quali – tu di sinistra e io di destra – ci confrontavamo su temi di attualità, di politica, di filosofia e di arte, trovandoci spesso d’accordo. Ciao Lelio, mancherai!”, conclude.