La polizia di Enna e Catania ha arrestato 6 persone per associazione di stampo mafioso ed estorsione. Le indagini della squadra mobile di Enna hanno permesso di far luce sull’interesse della criminalità organizzata ennese per i lavori di posa della fibra ottica nelle province di Siracusa e Catania nonché in alcuni quartieri della città etnea.
E’ stata accertata l’ esistenza di collegamenti tra una famiglia ennese appartenente a “Cosa Nostra“ e le organizzazioni mafiose riconducibili ai clan “Cappello-Bonaccorsi” e “Santapaola-Ercolano”, attive nel catanese e nei paesi etnei.
Dal complesso delle attività è emerso come i referenti territoriali locali delle associazioni criminali, in concorso con un referente della famiglia di Enna appartenente a “Cosa Nostra“, sottoponevano ad estorsione un imprenditore titolare di una ditta aggiudicataria di lavori di posa della fibra ottica.
“L’interesse di ‘Cosa Nostra’ ennese – dicono gli inquirenti – è tuttora rivolto alle attività estorsive ai danni di imprenditori. E’ stato appurato come le tecniche estorsive utilizzate dall’organizzazione mafiosa restano quelle di un tempo: la cosiddetta messa a posto perpetrata ai danni di imprenditori tramite la corresponsione di ingenti somme di denaro.
“L’operatività della malavita nella provincia di Enna – aggiungono gli investigatori – è da sempre condizionata dall’incisiva influenza delle organizzazioni mafiose radicate nei più importanti centri limitrofi che hanno da sempre considerato il territorio ennese di interesse non tanto per le potenzialità produttive ed economiche in esso presenti, quanto per la necessità di mantenere una “zona cuscinetto”.
I nomi degli arrestati: Calogero Giuseppe Balsamo, 58 anni, Salvatore La Delia, 67 anni, Eduardo Mazza, 45 anni, Antonio Salvatore Medda, 53 anni, Angerlo Tomaselli, 51 anni, Antonio Privitelli, 34 anni.