Assostampa Sicilia ha ricordato questa mattina, alle 9, con una breve cerimonia in viale Campania, a Palermo, il giornalista Mario Francese, ucciso dalla mafia la sera del 26 gennaio 1979. Presenti, fra gli altri, il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Giulio Francese, il segretario regionale dell’Assostampa Siciliana Roberto Ginex e il presidente del Gruppo cronisti siciliani, aderenti all’Unci, Giuseppe Lo Bianco.
“Mario Francese resta un modello per tutti i giornalisti e per coloro che hanno intenzione di intraprendere questa professione che è molto cambiata in questi anni – ha detto Ginex – Il ricordo è fondamentale perché con esso si esercita la memoria che per noi è un dovere civile“.
Il ricordo del cronista continuerà alle 11 con un evento online organizzato dalle sezioni di Siracusa di Assostampa e del Gruppo cronisti siciliani visibile sulle pagine Facebook di Assostampa Sicilia, Assostampa Siracusa, Odg Sicilia e sulla piattaforma Zoom.
“L’attualità di Mario Francese, del suo metodo di lavoro, è quanto mai evidente – sottolineano Prospero Dente, segretario provinciale di Assostampa, e Massimo Ciccarello, fiduciario provinciale del Gruppo Cronisti di Assostampa – Con questo incontro coniughiamo il ricordo di un collega ucciso dalla mafia e la necessità, oggi, di essere quanto mai fedeli ad uno dei suoi insegnamenti maggiori: anche per raccontare la pandemia e tutto quello che riguarda i cittadini bisogna documentarsi, verificare fonti e notizie per riportarle correttamente”.
Alla cerimonia a Palermo erano presenti anche i figli del cronista ucciso, Massimo e Giulio, il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Giuseppe Forlani. Per il Gruppo cronisti siciliani erano presenti il presidente Giuseppe Lo Bianco, e Leone Zingales, componente del Consiglio direttivo e organizzatore dell’evento. La cerimonia si è svolta in due momenti per evitare assembramenti e nel rispetto delle norme di prevenzione del Covid. Il sindaco Leoluca Orlando ha deposto un cuscino di fiori sulla lapide che ricorda l’assassinio. Nella circostanza non sono stati effettuati discorsi ma due momenti di riflessione nell’aiuola dedicata a Francese alla sola presenza dei familiari, del sindaco e del Prefetto. Mario Francese è stato ucciso la sera del 26 gennaio 1979 a colpi di pistola mentre rientrava nella sua abitazione.
IL SINDACO DI PALERMO
“A 42 anni di distanza dalla sua morte – ha dichiarato Orlando -, ricordiamo ancora Mario Francese, cronista vittima di un tempo in cui raccontare la mafia era raccontare del legame fra criminali e politica, raccontare l’intreccio fra affari e politica. È anche grazie al lavoro di Francese e di tanti giornalisti Palermo è oggi più libera dal giogo criminale”.
IL GOVERNATORE DELLA SICILIA
“Parlare di Mario Francese significa parlare della migliore storia del giornalismo in Sicilia. Perché il cronista del Giornale di Sicilia è stato uno dei primi a intuire i cambiamenti all’interno di Cosa Nostra e a descrivere l’ascesa al vertice dei corleonesi e le collusioni con i colletti bianchi, pubblicando, con coraggio, nomi e cognomi dei responsabili. Una scelta che ha pagato con la vita”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
“In una giornata come questa – aggiunge Musumeci – rinnovare il ricordo non è uno sterile esercizio di retorica, ma uno stimolo per tutti noi a riflettere a fondo sul ruolo strategico che l’informazione libera deve ricoprire all’interno della società come presidio stabile di legalità e di democrazia”.