Il 19 luglio del 1992 Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta persero brutalmente la vita nella strage di via D’Amelio. Il magistrato, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina sono solo alcune delle vittime innocenti. Tante sono infatti le morti ingiuste e i crimini sepolti, su cui non si è mai fatta chiarezza e che non hanno risparmiato neanche donne e bambini. Sono proprio questi gli aspetti messi in luce da “Mafia senza onore“, il volume scritto da Elio Sanfilippo e Maurizio Scaglione.
Il saggio ripercorre un breve, ma in inteso, tratto di storia, che va dal 1945 fino ai giorni nostri, con l’intento di ricostruire la storia di Cosa nostra e sfatare i falsi miti di cui si è ingiustamente appropriata. Arricchito dalle fotografie inedite di Francesco Bellina, il saggio smentisce punto per punto l’esistenza di “limiti” etici alla barbarie della mafia: non vi è infatti alcun codice e nessun onore, non sono mai esistite due diverse mafie, una buona ed una cattiva, bensì soltanto un’unica feroce macchina delittuosa che ha agito contro la legalità.
Due appuntamenti con gli autori si sono svolti tra venerdì e sabato scorsi. Il primo presso il poliambulatorio sociale Accùra, a Palermo, in via del Granatiere, con il coinvolgimento dell’Associazione Siciliana Consumatori Consapevoli, l’associazione Libera Sicilia, il Centro studi Pio La Torre e Legacoop Sicilia, in occasione del 31° anniversario dalla strage di via D’Amelio, le quali hanno organizzato un momento di riflessione e memoria delle vittime innocenti delle mafie. A fare da apri pista sarà proprio il libro “Mafia senza onore“. A moderare l’incontro il giornalista Vittorio Corradino che ha aperto il confronto con i protagonisti. Erano presenti Agostino D’Amato Direttore Centro studi “Pio La Torre”, Eliana Messineo “Libera Sicilia”, Filippo Parrino Presidente Legacoop Sicilia.
Il secondo si è svolto ad Alia, presso la Fattoria Didattica Ruralia.