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Maltempo in Sicilia, emergenza nel Catanese: all’Ars il dibattito

martedì 26 Ottobre 2021
palazzo dei normanni

I lavori dell’Ars, presieduta da Gianfranco Miccichè, si sono svolti con una riflessione rispetto agli eventi alluvionali che si sono abbattuti in Sicilia. Le forti piogge causate dal ciclone mediterraneo hanno generato una situazione di emergenza che ha messo in ginocchio le zone centro-orientali dell’Isola, in particolare le province di Catania e Siracusa, e anche Messina.

La situazione peggiore resta quella dei comuni etnei dove la pioggia continua a cadere a tratti anche copiosa. Non è stata ancora rinvenuta la donna dispersa il cui marito è stato invece trovato deceduto, e purtroppo le probabilità di trovarla in vita sono molto basse. Resta critica anche la mobilità interna con numerose strade interrotte a causa degli allagamenti, in parte causati anche dall’esondare del fiume Simeto, diversi automobilisti intrappolati nel fango hanno dovuto attendere l’arrivo dei soccorsi per essere tratti in salvo dalle proprie auto. Stanno facendo il giro del web le immagini e i video che testimoniano la gravità dell’evento, uno fra tutti colpisce particolarmente, il ponte di San Giuliano che travolto dall’alluvione perde i suoi muretti di contenimento rovesciando cascate di acqua nella valle.

“Le immagini che provengono da Catania sono terrificanti. Esprimo il mio personale cordoglio e la vicinanza alla cittadinanza. Ciò che sta accadendo in queste ore, soprattutto nella Sicilia orientale, deve essere da monito”, ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè.

E’ evidente – aggiunge – che i fenomeni meteorologici sono mutati per cui è necessario, individuare insieme con gli esperti della Protezione civile, soluzioni per mitigare i danni provocati dal maltempo”.

Le calamità naturali di questo periodo mettono in allarme e fanno pensare ad un nuovo modo di progettare le reti idriche e fognarie del territorio regionale. In aula l’opposizione ha fatto riferimento all’Autorità di bacino “che dovrebbe occuparsi sempre della pulizia di alcuni canali e per farlo hanno bisogno di risorse. Proprio su Siracusa ci sono problemi di canali ostruiti e nessuno interviene. La Commissione Ambiente si dovrebbe fare carico di analizzare ciò che accade nelle nove province”.

In aula era presente la deputata di #DB, Giusi Savarino, che ha risposto alle sollecitazioni di alcuni parlamentari in qualità di presidente della IV Commissione legislativa. “Solidarietà ai Comuni colpiti dal maltempo, i cambiamenti climatici stanno mettendo in ginocchio le nostre città, dalla Liguria alla Sicilia”.

“Il governo Musumeci ed io, come presidente della commissione, abbiamo seguito e sollecitato diversi casi di pulizia dei fiumi dopo alluvioni, soprattutto dopo il primo anno dal nostro insediamento e da allora è stata attivata una campagna di interventi che non si vedeva da 20 anni, che ha comportato la pulizia di un centinaio di fiumi, con una spesa di oltre 50 milioni di euro. Parlo di cose già fatte in questi 3 anni, non da programmare – ha ribadito in aula la presidente della Commissione Ambiente – Abbiamo iniziato dopo l’alluvione che aveva colpito la zona del Saccense, Ribera, e quella parte della mia provincia che purtroppo aveva visto delle vittime, il fiume Verdura fu uno dei primi”, ha ricordato Savarino. “Ci sono tuttora lavori in corso ovunque con progetti dell’ufficio per il dissesto idrogeologico e anche della protezione civile. Ma, purtroppo, contro certi fenomeni come le bombe d’acqua non c’è prevenzione che basti mai”.

Gli interventi del governo Musumeci nello scorso aprile ammontano ad ulteriori 11 milioni di euro per altri 40 fiumi da ripulire. E’ prevista un’audizione nel merito nelle prossime settimane, convocando l’assessorato in questione, la presenza della protezione civile e dell’ingegnere Cocina, e l’Autorità di bacino. “Mai in questi anni si era speso e investito tanto sulla pulizia dei fiumi e mai il dissesto idrogeologico aveva fatto così tante gare d’appalto  nonostante la pandemia e durante la pandemia e questi sono fatti”, ha sottolineato la parlamentare Savarino nel corso dei lavori a sala d’Ercole.

L’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità, Marco Falcone, non era presente in aula, ma ha fatto sapere che già da domani sarà disponibile per il confronto con i colleghi deputati per spiegare il da farsi.

Il presidente dell’Ars ha convocato l’aula per domani alle 16, previa capigruppo per discutere dell’emergenza.

Al vaglio di Sala d’Ercole la vertenza Almaviva su Palermo. I dem hanno chiesto al governo regionale iniziative formative retribuite per il passaggio dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore del call center Almaviva verso il nuovo gestore del call Center Covisian, che svolgerà il servizio per la compagnia aerea ITA subentrata ad Alitalia. il capogruppo del pd all’Ars Giuseppe è infatti intervenuto nel corso dei lavori della Commissione Lavoro del parlamento siciliano che si è svolta questa mattina con la presenza delle organizzazioni sindacali.

L’accordo sindacale sottoscritto il 21 ottobre a Roma, e approvato dai lavoratori, prevede una fase transitoria durante la quale è necessario che la Regione sostenga la qualificazione professionale e il reddito dei lavoratori nelle more del passaggio in Covisian. Per affrontare questo tema – ha detto Lupo- ho chiesto la riconvocazione della commissione lavoro dell’Ars per la prossima settimana con la presenza dell’assessore regionale al lavoro”.

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