L‘Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha approvato l’articolo 15 del ddl di stabilità, la norma che stanzia circa 170 milioni per il settore della forestazione, in particolare per le attività relative alla campagna antincendi: risorse che il governo ritiene sufficienti fino al 30 luglio. Le altre risorse “si troveranno con future variazioni di bilancio”, ha spiegato l’Esecutivo durante il dibattito parlamentare.
I dem hanno contestato: “Abbiamo chiesto al governo di prevedere risorse aggiuntive – afferma il capogruppo Pd a Sala d’Ercole, Giuseppe Lupo – ma non abbiamo avuto alcuna risposta”.
Tuttavia, l’esame della manovra finanziaria sta procedendo a rilento con l’accantonamento di diversi articoli per via della richiesta di approfondimenti, spesso arrivata dalle opposizioni.
Il Governo Musumeci di nuovo battuto in aula. Con voto segreto (35 favorevoli), il Parlamento siciliano ha approvato un emendamento soppressivo del Pd, che ha di fatto cassato l’articolo 17, sulla definizione di contenziosi. La norma autorizzava la spesa di 5,1 milioni: 5 mln per i lavori di completamento degli allacciamenti dei bacini dei torrenti Serieri e Scioltabino al serbatoio della Diga Olivo, e 100 mila euro per la definizione “dell’accordo di bonario componimento finalizzato al superamento del contenzioso in atto tra la Regione siciliana e il gruppo di cooperazione territoriale europea Grct ArchiMed”. Dopo la bocciatura il governo regionale ha chiesto la sospensione dei lavori d’aula, sostenendo di doversi confrontare con la Ragioneria generale perché con la soppressione dell’articolo, il governo adesso dovrebbe appostare ulteriori 20 milioni di euro nel fondo contenziosi, togliendo risorse da altri capitoli di bilancio. Le opposizioni hanno contestato la reazione dell’assessore al bilancio, replicando che l’Assemblea non può avallare contenziosi che riguardano l’amministrazione regionale.
Altro duro colpo: con 25 voti a favore, l’Ars ha approvato un emendamento soppressivo del Pd, che ha cassato l’art.10 della Finanziaria che assegnava 3,4 milioni di euro per sostenere eventi ed iniziative legate al rilancio del turismo in Sicilia, soprattutto in questa fase importante post-pandemica. L’assessore regionale al ramo, Manlio Messina ha difeso in aula la norma, dando la disponibilità ad accogliere emendamenti.
“Si tratta di fondi da cui attingono i comuni, le parrocchie, le feste patronali, i cammini religiosi. – spiega l’esponente del governo Musumeci – E’ un capitolo con cui finanziamo non solo i Comuni, ma le attività teatrali, del cinema, di fatto voi puntate ad azzerare completamente l’azione del turismo interno in Sicilia, di cui abbiamo bisogno, soprattutto in questo momento post-pandemia, con la forte necessità di implementare questi flussi turistici. Dobbiamo essere assolutamente contrati nel toccare questo capitolo, perché – ribadisce l’assessore Messina- solo una parte va ai comuni- l’altra parte va ad una miriade di iniziative dettate anche dai comuni su cui rischiamo di annullare la movimentazione turistica interna. Questa è la ragione per cui il Governo è contrario”.