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Il Rapporto IEA-TIMSS 2023 svela le disuguaglianze territoriali

Matematica e Scienze nella scuola primaria: in Italia cresce il rendimento, ma è forte il divario tra Nord e Sud

mercoledì 10 Dicembre 2025

Se in matematica e in scienze gli studenti italiani delle elementari non mostrano più difficoltà degli altri colleghi europei e mondiali – siamo anzi tra i tre paesi che registrano una crescita media più elevata – nei livelli più alti di rendimento al sud e nelle isole si registrano risultati molto inferiori rispetto al nord, addirittura della metà.

E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati italiani dell’Indagine internazionale IEA avrà luogo oggi presso il Dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre in occasione del Convegno “TIMSS 2023 – Longitudinal Study Studio longitudinale sugli apprendimenti di Matematica e Scienze dalla quarta alla quinta primaria”.

L’indagine internazionale misura il rendimento nel tempo in Matematica e Scienze di campioni rappresentativi di studentesse e studenti del quarto e dell’ottavo anno di scolarità.Per la prima volta, l’indagine si è arricchita di uno studio longitudinale mirato esclusivamente agli studenti delle classi quarte della scuola primaria.

Gli studenti selezionati per l’indagine TIMSS 2023 hanno partecipato, nella primavera 2024, a una seconda fase del progetto, durante la quale sono state nuovamente somministrate prove di matematica e scienze in quinta primaria. La partecipazione a questa seconda fase ha permesso di raccogliere dati preziosi e unici sul progresso degli studenti, offrendo anche la possibilità di confronti a livello internazionale.

Un rapporto utile per ispirare ricercatori, educatori e decisori politici ad adottare la prospettiva longitudinale nell’istruzione.

Allo stesso tempo, è importante riconoscere che le valutazioni longitudinali e trasversali sono complementari. I cicli regolari del TIMSS forniscono istantanee essenziali dei risultati, consentendo ai paesi di monitorare i progressi, stabilire parametri di riferimento e confrontare i risultati nel tempo. Nel frattempo, il TIMSS 2023 Longitudinal aggiunge la possibilità di misurare la crescita individuale nel corso degli anni.

Giuseppe Valditara

“Il metodo longitudinale apre nuove prospettive consentendo confronti tra paesi. I dati offrono indicazioni fondamentali per individuare strategie mirate per rafforzare le competenze degli studenti. Lo studio fornisce dati di elevata qualità che rappresentano una opportunità preziosa per la promozione dell’equità educativa, ha detto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in un messaggio inviato agli organizzatori durante la presentazione dell’indagine.

Insieme, queste prospettive forniscono una solida base per orientare strategie volte a raggiungere l’eccellenza,l’equità e il progresso sostenibile nell’istruzione matematica e scientifica in tutto il mondo.

 

INVALSI, RAPPORTO NAZIONALE ITALIANO IEA-TIMSS 2023

INVALSI ha pubblicato i risultati del Rapporto IEA-TIMSS 2023 (Rapporto Nazionale).  L’indagine ha confrontato i risultati degli studenti italiani con quelli di altri paesi partecipanti, esaminando i progressi nei punteggi medi, nei domini di contenuto e cognitivi, e nei livelli di rendimento internazionali (benchmark).

Il rapporto ha approfondito le differenze nei risultati in funzione del genere e del background socioeconomico e culturale, evidenziando le disuguaglianze e i fattori che influenzano l’apprendimento.

In totale in Italia sono stati coinvolti più di 4.000 alunne e alunni della scuola primaria. Ma esattamente cosa ci dicono i dati per l’Italia e in particolare per il Sud e le Isole? Analizziamo il rapporto.

 

I  macro-dati principali nazionali e i divari territoriali

Il report mostra che tutti i paesi hanno registrato un miglioramento dei risultati medi tra quarta e quinta classe. I paesi con la crescita media più elevata sono stati Slovenia (+42 punti), Repubblica di Corea (+40 punti) e Italia (+38 punti).

Nei paesi con la crescita media più alta, Italia compresa, l’aumento stimato equivale a uno studente medio che avanza di oltre metà livello, un progresso significativo in un solo anno scolastico. In tutte e cinque le macroaree geografiche c’è stato un aumento della percentuale di studenti che raggiunge un livello più alto.

Il panorama emerso dal TIMSS 2023 Longitudinal Study sull’Italia è ambivalente: se da un lato l’indagine internazionale conferma la crescita e la tenuta media della preparazione in Matematica e Scienze degli studenti italiani della scuola primaria, dall’altro lato rivela una profonda discontinuità interna che mina i principi di equità del sistema educativo nazionale.

Il divario tra le performance e l’attitudine degli studenti del Sud e delle Isole rispetto ai coetanei del Nord e del Centro Italia è una frattura che si manifesta precocemente, già tra la quarta e la quinta classe primaria.

Il divario geografico italiano: eccellenza a macchia di leopardo nel Mezzogiorno

L’allarme più significativo lanciato dai risultati italiani riguarda la capacità del sistema di sostenere l’eccellenza in tutte le sue aree. I dati indicano che nei livelli più alti di rendimento in Matematica e Scienze, le aree del Mezzogiorno (Sud e Isole) registrano risultati “addirittura della metà” rispetto alle regioni settentrionali e centrali del Paese.

I divari territoriali – sia in matematica che in scienze – tendono però ad aumentare salendo di livello: il 90% degli studenti del Sud Isole raggiunge almeno il livello base contro il 98% del Centro e del Nord Ovest, del 97% del Nord Est e del 96% del Sud. Mentre il 10% degli studenti del Sud Isole e il 13% degli studenti del Sud raggiunge il livello Avanzato, nel Nord Ovest, Nord Est e Centro questo livello è raggiunto dal 20% degli studenti.

 

Questo dato è cruciale:

  • Non si tratta di una differenza nella media generale dei punteggi, che potrebbe essere meno marcata.

  • Riguarda specificamente la percentuale di studentesse e studenti in grado di raggiungere i livelli avanzati di competenza, quelli che indicano la capacità di applicare conoscenze complesse, risolvere problemi non routinari e padroneggiare concetti astratti.

Il fatto che il Sud e le Isole presentino una performance dimezzata in questi livelli di eccellenza suggerisce che, in queste aree, le opportunità di apprendimento approfondito o il supporto didattico mirato per i talenti emergenti potrebbero essere insufficienti o distribuiti in modo non uniforme. La disparità nell’accesso all’eccellenza, se non mitigata precocemente, rischia di tradursi in un divario persistente nelle traiettorie di studio e professionali future, alimentando il ciclo delle disuguaglianze socio-economiche.

Il piacere verso la matematica: una base meno solida al Sud

L’attitudine e il piacere verso la matematica, fattori strettamente correlati al rendimento futuro, presentano anch’essi una distribuzione geografica diseguale, sebbene meno estrema del divario di rendimento. L’analisi della percentuale di studenti che dichiarano di “amare molto” la matematica (la categoria più alta nella scala Students Like Learning Mathematics) mostra che l’attitudine positiva è meno diffusa nel Sud e nelle Isole.

Riassumendo i dati dell’indagine emergono:

  • Percentuali Basse: in entrambe le classi, l’area Sud e Isole registra le percentuali più basse di studenti con un alto livello di piacere verso la matematica (36% in G4 e 26% in G5), a fronte di un Centro che in Quarta Classe raggiunge il picco del 43%.

  • Un calo meno brusco, ma partenza Bassa: sebbene il calo di interesse tra la quarta e la quinta classe sia meno brusco al Sud rispetto al Centro, la partenza più bassa significa che, al termine della scuola primaria, solo un quarto degli studenti del Sud e delle Isole nutre un forte piacere per la matematica.

La combinazione di un minor piacere per la materia e una performance di eccellenza dimezzata crea un circolo vizioso: il minor interesse può limitare l’impegno e la perseveranza, ostacolando l’accesso ai livelli di rendimento più elevati.

La necessità di una prospettiva longitudinale

L’Indagine TIMSS 2023 si è arricchita, per la prima volta, di uno studio longitudinale mirato agli studenti della Quarta primaria, seguiti poi in Quinta. Questo approccio offre uno strumento diagnostico essenziale per affrontare il divario Nord-Sud.

Mentre i cicli regolari del TIMSS forniscono istantanee essenziali per confrontare i risultati in un dato momento, lo studio longitudinale aggiunge la possibilità di misurare la crescita individuale nel corso dell’anno. Per il divario Nord-Sud, ciò significa poter analizzare:

  • Se il divario di rendimento si allarga o si restringe tra la quarta e la quinta classe in base all’area.

  • Quali sono i fattori contestuali (scuola, famiglia, didattica) che riescono a invertire il trend di calo di interesse in alcune regioni e non in altre.

Solo adottando questa prospettiva di crescita e non solo di risultato finale, ricercatori ed educatori potranno orientare strategie efficaci per garantire che le opportunità di eccellenza e il sostegno allo sviluppo di attitudini positive non siano un privilegio geografico, ma un diritto di ogni studente italiano.

Il divario Nord-Sud, sebbene radicato in complesse variabili socio-economiche e culturali, chiede risposte mirate che partano dall’analisi dei progressi, o delle mancate progressioni, misurate dallo studio longitudinale.

Dati nazionali e confronto internazionale: l’Italia tra crescita e divari

 

I dati complessivi del TIMSS 2023 Longitudinal Study restituiscono un’immagine dell’Italia che, pur eccellendo nella crescita delle competenze, deve fare i conti con disuguaglianze interne che si approfondiscono con il passare degli anni scolastici. L’indagine ha permesso di misurare l’evoluzione delle competenze in Matematica e Scienze tra la Quarta e la Quinta primaria, offrendo un benchmark prezioso per le politiche educative.

Un balzo di crescita internazionale

La notizia più confortante per il sistema educativo italiano è la sua performance in termini di progresso. Gli studenti italiani si posizionano infatti tra i paesi che hanno registrato la crescita media più elevata in entrambi gli ambiti disciplinari, al pari di Slovenia e Repubblica di Corea.

  • Matematica: Gli studenti italiani hanno registrato un incremento di ben 38 punti tra la Quarta (punteggio medio 512) e la Quinta (550), un risultato notevole che li colloca in linea con i progressi della Slovenia (+42 punti) e della Repubblica di Corea (+40 punti).

  • Scienze: La crescita è stata significativa anche in Scienze, con un aumento di 32 punti tra la Quarta (509) e la Quinta (542).

Questi risultati dimostrano un miglioramento tangibile, equivalente a circa mezzo livello di benchmark internazionale in entrambi gli ambiti, evidenziando l’efficacia del percorso di apprendimento tra la fine del ciclo primario.

L’ascesa ai livelli di competenza

Il progresso non si è limitato al punteggio medio, ma si è tradotto in una marcata redistribuzione degli studenti verso i livelli di rendimento più alti:

Livello di Rendimento (Benchmark) Matematica (G4 → G5) Scienze (G4 → G5)
Avanzato Dal 7% al 18% Dal 4% all’11%
Alto (almeno) Dal 33% al 52% Dal 29% al 47%
Intermedio (almeno) Dal 69% all’82% Dal 71% all’83%
Base (almeno) Dal 91% al 96% Dal 93% al 97%

In particolare, il triplicarsi (quasi) della percentuale di studenti che raggiungono il livello Avanzato in Matematica e il forte incremento in Scienze testimonia la capacità del sistema di sviluppare competenze complesse in una fetta sempre più ampia della popolazione studentesca.

Il divario socioeconomico e culturale (SES): una crescita non omogenea

Nonostante l’eccellente crescita media, il Rapporto INVALSI evidenzia che il background socioeconomico e culturale (SES) non solo influenza i risultati, ma acuisce le disuguaglianze nel tempo.

Gli studenti con genitori più istruiti e con un’occupazione più qualificata (alto SES) tendono ad ottenere risultati migliori e, cosa più preoccupante, mostrano una crescita media maggiore rispetto ai coetanei con background basso:

  • In Matematica: L’incremento medio è di 43 punti per gli studenti con background alto, 39 punti per il medio e 35 punti per il basso.

  • In Scienze: Similmente, la crescita è di 34 punti per l’alto SES, 33 punti per il medio e 30 punti per il basso.

Questa differenza nella velocità di apprendimento ha un effetto cumulativo:

  • In Matematica, il divario tra studenti con background alto e basso è aumentato da 58 punti in Quarta primaria a 70 punti in Quinta.

  • In Scienze, il divario è passato da 69 punti in Quarta a 73 punti in Quinta.

Se da un lato il rapporto sottolinea che anche gli studenti con un background basso in Italia hanno mostrato una crescita significativa e superiore a quella di analoghi studenti in altri paesi partecipanti, l’allargamento del divario tra i gruppi SES in un solo anno scolastico richiede un intervento urgente per promuovere una maggiore equità nell’istruzione.

Il divario di genere nell’atteggiamento e il piacere verso la materia: un’anomalia unica

Se le differenze di rendimento in Matematica e Scienze non sono statisticamente significative in Italia tra maschi e femmine (con un lieve vantaggio maschile in Scienze, di 7-8 punti), è sull’atteggiamento e sul piacere verso la materia che l’Italia presenta un’anomalia unica a livello internazionale.

Il gap di genere nel piacere di apprendere la matematica è il più ampio e il più stabile tra tutti i paesi dello studio longitudinale:

Un divario di 12 punti percentuali a favore dei ragazzi, che si mantiene inalterato tra la Quarta e la Quinta classe, è significativo. Suggerisce che la matematica, nella percezione italiana, è ancora vista come una disciplina “maschile”. Tale associazione, sebbene non si traduca in un rendimento inferiore in questa fase della scuola primaria, può influenzare negativamente le scelte di studio future delle ragazze e la loro autostima disciplinare (self-efficacy), limitando il loro accesso a percorsi STEM negli anni successivi.

FONTE DATI (tabelle con i dati su matematica e scienze): INFONOGRAFICHE TIMSS 2023 

 

Alcune conclusioni: l’Italia ha la velocità, ma non l’equità

In sintesi, l’Italia del TIMSS 2023 Longitudinal Study è un paese che accelera in modo impressionante, ma che lo fa con carichi diversi a bordo.

La grande velocità di crescita è un successo nazionale, ma la persistenza e l’allargamento dei divari — sia quelli geografici nell’eccellenza, sia quelli socioeconomici e, soprattutto, l’anomalo e stabile divario di genere nel piacere verso la matematica — rappresentano le questioni cruciali che le politiche educative dovranno affrontare nei prossimi anni in Italia.

Per l’Italia la crescita rapida, il divario Nord-Sud nell’eccellenza, l’allargamento del gap socioeconomico e l’anomalo divario di genere nel piacere — impone una riflessione profonda sui pilastri dell’istruzione primaria. I risultati non sono solo un rendiconto, ma una diagnosi che richiede azioni mirate e, soprattutto, una prospettiva didattica in grado di abbracciare l’equità e stimolare l’attitudine.

Intervenire sul divario di genere: oltre il rendimento

Il dato più peculiare a livello internazionale è la stabilità del divario di 12 punti percentuali nel piacere per la matematica a favore dei ragazzi. Sebbene le ragazze italiane non mostrino un rendimento inferiore in questa fase, il minor entusiasmo è un campanello d’allarme per il futuro:

  • Rafforzare la Self-Efficacy: Gli insegnanti devono adottare metodologie che incoraggino la fiducia nelle proprie capacità, specialmente tra le ragazze. Strategie come l’apprendimento collaborativo, dove i successi individuali sono attribuiti allo sforzo e alla strategia piuttosto che al “talento innato”, possono aiutare a contrastare gli stereotipi.

  • Contenuti Rilevanti e Contestuali: Rendere la matematica e le scienze rilevanti per la vita quotidiana, presentando modelli femminili di successo in ambito STEM e utilizzando esempi che connettano le materie a contesti sociali, ambientali o umanistici.

  • Analisi dell’Interazione in Classe: Spesso, anche inconsapevolmente, gli insegnanti tendono a interagire diversamente con i maschi in matematica (offrendo feedback più complessi o più tempo per rispondere). È cruciale monitorare e calibrare le interazioni per garantire pari opportunità di partecipazione e sfida a entrambi i generi.

Laboratorio STEM primaria

Affrontare la Disuguaglianza SES e il divario Nord-Sud

Il fatto che il divario SES si allarghi tra la quarta e la quinta primaria, e che l’eccellenza sia drasticamente minore al Sud e nelle Isole, suggerisce che il sistema non stia fornendo a tutti gli studenti le “marce” necessarie per sostenere la crescita.

  • Didattica ad alta aspettativa: Le scuole nelle aree con SES basso o con risultati inferiori nei livelli avanzati devono adottare programmi che mantengano aspettative accademiche elevate per tutti, fornendo al contempo il supporto necessario per raggiungerle. L’obiettivo non è livellare, ma innalzare il tetto per tutti.

  • Potenziamento dell’Istruzione Primaria: L’investimento in formazione mirata per i docenti (specialmente in didattiche avanzate per l’eccellenza in Matematica e Scienze) e in risorse didattiche innovative deve essere prioritario per il Sud e le Isole.

  • Il ruolo del contesto: La correlazione positiva tra la disponibilità di libri di lettura/bambini a casa e i risultati evidenzia l’importanza di colmare il deficit di capitale culturale. Le scuole devono agire come centri culturali attivi, collaborando con le famiglie per promuovere la lettura e l’esplorazione scientifica anche al di fuori dell’orario scolastico.

 

Sfruttare la prospettiva dei dati longitudinali a livello formativo e politico

Il cuore del TIMSS 2023 Longitudinal Study è la misurazione del progresso. Questa prospettiva deve diventare la norma:

  • Valutazione Formativa Continua: Le scuole dovrebbero utilizzare gli strumenti di valutazione non solo per misurare il risultato finale, ma per monitorare la traiettoria di crescita di ogni studente. Questo permette di identificare precocemente gli studenti che stanno perdendo motivazione o che non stanno crescendo al ritmo atteso (soprattutto in Quarta e Quinta) e di intervenire immediatamente.

  • Ispirazione per i decisori politici: I dati longitudinali offrono ai decisori politici la possibilità unica di valutare l’efficacia delle riforme scolastiche nel tempo. Se un intervento didattico mirato è implementato, solo la misurazione longitudinale della crescita individuale potrà confermare se quel programma sta effettivamente chiudendo i divari regionali o SES.

Roberto Ricci -Presidente Invalsi

L’Italia sta vivendo quindi una fase di rinnovata efficacia nell’istruzione primaria in Matematica e Scienze.

“Questo studio è interessante e utile, ci aiuta a spostare l’attenzione dalle graduatorie ad altri aspetti. A differenza di quanto avviene negli studi ordinari, infatti, qui conta soprattutto quanto avviene nel nostro paese, meno quanto avviene negli altri”, ha osservato Roberto Ricci, presidente di Invalsi, che ha anche invitato a notare come, sul tema delle diseguaglianze di genere, se in questo studio c’è a favore dei maschi per la matematica e le scienze, in altri c’è sul tema della lettura, con risultati “i forse più drammatici rispetto alla matematica”.

L’obiettivo oggi non è più solo come insegnare meglio, ma come garantire che l’eccellenza e il piacere per l’apprendimento siano distribuiti in modo uniforme, trasformando i dati del TIMSS da allarme a catalizzatore di un’istruzione realmente equa e orientata al futuro.

 

 

 

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