Neanche il tempo di fare partire il nuovo governo nazionale, il Conte bis, che a Palermo, Giusto Catania, assessore all’Ambiente e leader di Sinistra Comune, rivendica di essere stato il primo a volere “costruire un dialogo col MoVimento 5 Stelle Palermo”, una mossa dettata, probabilmente, dal fatto che la maggioranza del Sindaco Orlando sembra continuare a vacillare.
“All’inizio di questa nuova consiliatura, nel 2017, mentre i grillini praticavano la linea dell’isolazionismo Sinistra Comune propose e votò Ugo Forello, il loro candidato sindaco, come vice presidente del Consiglio Comunale“, si legge ancora nel post dell’assessore Catania: “Fummo molto criticati per questa apertura di credito, senza chiedere nulla in cambio, ai consiglieri di Cinque Stelle. La politica deve avere la capacità di guardare oltre il proprio naso ed evidentemente oggi quella nostra intuizione, dopo mesi di sbandamento alla rincorsa di Salvini, risulta politicamente sensata“.
“In questi due anni – scrive ancora Catania – non sono mancati gli scontri, anche duri, con i consiglieri del MoVimento 5 Stelle che troppo spesso hanno confuso Sala delle Lapidi per un tribunale o per una seduta di psicoterapia. Ma ci sono stati anche momenti di convergenza sui valori e sui principi che devono governare sempre i processi amministrativi. Anche nei momenti più duri, in questi due anni, ho continuato ad orientarmi con la bussola della politica, non chiudendo mai ponti perfino davanti agli insulti e alle mistificazioni“.
“Per questa ragione mi pare che sia maturo il tempo, anche alla luce della nuova fase politica nazionale, per allargare la maggioranza in Sala delle Lapidi e al governo della città. Ritengo necessario, ovviamente non solo per ampliare i numeri della maggioranza consiliare, aprire un cantiere di confronto sulle grandi questioni politiche della città: ambiente, gestione dei rifiuti, mobilità urbana, il nuovo piano regolatore, la gestione del suolo pubblico, la cultura, la scuola, le politiche di bilancio…“, prosegue nel post.
Chiude il suo intervento quasi da mediatore tra il gruppo del M5s Palermo e gli ex grillini Giulia Argiroffi e Ugo Forello “Credo che la nascita del nuovo governo Conte possa perfino appianare i dissensi interni al gruppo consiliare grillino, che nel frattempo si è lacerato, e consentire una nuova fase della vita politica ed amministrativa della città in grado di guardare con fiducia al 2022. Palermo può essere un laboratorio per costruire un percorso virtuoso imperniato sulla buona politica, sulla legalità e sulla visone di futuro. Con l’ausilio di queste tre categorie si può aprire una nuova stagione di Palermo. Io ci proverò“.
Non tarda ad arrivare la risposta del M5s Palermo che prende le distanze dalla proposta dell’assessore Catania: “Nel ringraziare l’assessore Giusto Catania per l’apertura a noi rivolta, ribadiamo che il MoVimento 5 Stelle è e resterà all’opposizione in Consiglio comunale“, scrivono i grillini. “Come abbiamo fatto finora, avendo a cuore esclusivamente l’interesse dei cittadini, continueremo a collaborare con l’Amministrazione comunale e con tutti coloro i quali desiderano realmente lavorare per il bene della città, attraverso la nostra opera di monitoraggio e stimolo dell’attività degli uffici e avanzando proposte costruttive dentro le commissioni e in Aula“, aggiungono.
“La città su diversi fronti aspetta risposte da anni. Nessuna alleanza è necessaria al Comune per realizzare cose di buon senso e per lavorare con operosità a favore dei cittadini“, si legge ancora nella loro nota.
E riportando l’attenzione sui problemi della città scrivono “Approfittiamo comunque delle parole dell’assessore Giusto Catania per ribadire la nostra incondizionata disponibilità a supportare atti concreti come, ad esempio, la revoca immediata del provvedimento che aumenta le ore di sosta a pagamento nelle zone blu. Sarebbe un bel segnale di disponibilità e ascolto delle proposte del Movimento 5 stelle da parte della Giunta, ma soprattutto sarebbe qualcosa di utile per i cittadini“, concludono Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo.
Il no secco arriva anche dal consigliere comunale Giulia Argiroffi espulsa quest’estate dal Movimento 5 stelle insieme all’ex capogruppo Forello: “Ho letto che l’assessore Catania ritiene che sia maturo il tempo per allargare la maggioranza in Consiglio e al governo della città. La prima cosa che mi sono chiesta è di quale governo parla visto che in questa città non c’è alcun governo“.
“Alcuni consiglieri l’hanno pure ringraziato – prosegue –. Io credo che non ci sia proprio nulla di cui dovere ringraziare l’assessore Giusto Catania. La sua proposta per quanto mi riguarda è irricevibile e se non avessi sperimentato la sua arroganza la riterrei anche ingenua – dice l’Argiroffi facendo riferimento, probabilmente, a quando Catania minacciò di denunciarla dopo che lei disse di essere stata aggredita da lui – . Ma si è chiesto quale persona di buonsenso potrebbe pensare di condividere con lui ed il sindaco il disastro di questa Amministrazione? Con quello che ho visto in questi anni e per come la città è ridotta con Catania e Orlando Palermo non ha né speranza né futuro. Non abbiamo proprio nulla in comune e non voglio averne“.